Covid hotel in via Tevere, Greco e Gnoffo: “Scelta infelice Asp doveva informarci”

 
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I residenti e i professionisti che lavorano nel condominio di via Tevere per primi hanno sollevato proteste

Gela. L’eventuale Covid hotel nel condominio di via Tevere, nella struttura della Sst srl, non trova grandi consensi nell’amministrazione comunale. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Nadia Gnoffo si dicono “interdetti” davanti ad una soluzione di questo tipo. “Condividiamo le preoccupazioni dei residenti dell’immobile di via Tevere, individuato dall’Asp come Covid hotel e che già dall’1 febbraio risulta essere in funzione e remunerato, sebbene non abbia ancora ospiti. Tramite un esposto, i cittadini ci chiedono chiarimenti sul perché sia stata individuata proprio questa struttura, che non sembrerebbe avere i requisiti – dicono – e possiamo garantire che ci siamo già attivati per andare fino in fondo alla questione”. Sindaco e assessore sostengono le posizioni dei residenti del complesso abitativo, che hanno sollevato dubbi sia sul piano logistico che su quello della tutela della salute di chi ci vive. “Nel loro esposto – continuano – i condomini fanno risaltare come la struttura non sia autonoma dal resto del palazzo e non abbia un proprio accesso. Per entrarvi, quindi, degenti e personale interessato dovrebbero parcheggiare le auto mediche sulla pubblica via e far ingresso dal portone principale, con tutti i rischi che ne potrebbero conseguire. Sappiamo bene che la decisione spetta all’Asp, ma riteniamo questa scelta assolutamente infelice e, per una questione di garbo istituzionale e leale collaborazione, l’azienda sanitaria avrebbe almeno dovuto consultarci per individuare le strutture più idonee e non metterci di fronte al fatto compiuto”.

L’ingegnere Renato Mauro, vertice della Sst srl, ieri aveva spiegato che tutti i parametri sono regolari e rispettano i protocolli sanitari. Ieri, i tecnici Asp hanno effettuato un sopralluogo.

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