Crisi commercio, organizzazioni datoriali a Di Stefano: “Programmare per ripartire”

 
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Pardo e gli altri rappresentanti della categoria si sono rivolti anche a Di Stefano

Gela. Si tenta di programmare una ripresa per le attività commerciali della città, ma lo stato di salute degli esercenti locali è tutt’altro che soddisfacente. Nelle scorse ore, il referente locale di Confesercenti Rocco Pardo ha partecipato, in remoto, alla manifestazione nazionale organizzata dalla sigla datoriale. Insieme a lui, altri rappresentanti del territorio, ovvero Pasquale Gallina (Cna), Antonio Ruvio (Casartigiani), Armando Grimaldi (Fipe), Emanuele Passaniti e Mauro Paci (Fit). Gli esercenti chiedono anzitutto più sicurezza, anche con la presenza di poliziotti di quartiere, ma guardano principalmente alla tenuta economica, sempre più labile a causa delle restrizioni anti-Covid. “Tutti hanno rappresentato la situazione di grave crisi per molte delle imprese del territorio e molte aziende non intravedano la possibilità di uscita dalla crisi. E’ stato evidenziato, inoltre – si legge in una nota condivida da Pardo, Gallina, Grimaldi e Ruvio – come le ulteriori restrizioni hanno influito pesantemente su quelle imprese che già si erano impegnate economicamente per dotare i propri locali di adeguate misure di distanziamento e di sanificazione. E’ stata segnalata la difficoltà di accedere ai ristori nazionali. Tra le situazioni di maggiore criticità, c’è quella delle attività del settore della ristorazione, pesantemente danneggiato. E’ stato chiesto al vicesindaco di farsi portavoce delle istanze del territorio, nell’interlocuzione con gli organi dello Stato”.

Insieme al vicesindaco Terenziano Di Stefano è stato mosso un primo passo, così da mettere insieme le istanze che giungono dagli esercenti. C’è la necessità di programmare il periodo estivo, soprattutto sul lungomare. Verrà stilato un documento con diversi punti per un rilancio che però dovrà tenere in considerazione non solo la crisi nazionale, ma anche quella locale, che sicuramente è precedente alla pandemia.

 

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