Crisi Consorzio di bonifica, Flai: “Incontro in prefettura, ora stato di agitazione”

 
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Lavoratori del Consorzio in assemblea

Gela. Abbiamo già riferito delle forti preoccupazioni esposte dai lavoratori del Consorzio di bonifica, che ricevono gli stipendi con mesi di ritardo e si trovano a lavorare in condizioni di quasi totale emergenza. I vertici della Flai-Cgil, ieri, hanno tenuto un’assemblea. La situazione è allarmante e il sindacato, in accordo con gli operatori, ha dichiarato lo stato di agitazione. Il segretario regionale Flai Tonino Russo e quello provinciale Giuseppe Randazzo fanno sapere che sarà chiesto un incontro in prefettura. “In modo da arrivare ad un tavolo che veda la presenza di tutti gli attori, assessorato all’agricoltura della Regione Sicilia, Commissario straordinario e direttore generale del Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale, Ufficio speciale Dighe, rappresentanti dei lavoratori e degli agricoltori”, spiegano i sindacalisti. Per la Flai-Cgil “è arrivato il momento di agire”. Il rischio è di vedere fallire il Consorzio di bonifica, con tutte le conseguenze del caso. Una situazione preoccupante che fa da riscontro a campagne locali ancora più in crisi.

“Migliaia di famiglie trovano sostentamento nel settore primario e si corre il rischio di vedere vanificati tutti gli sforzi per l’assenza della politica e dell’ente pubblico che non riesce a garantire l’acqua indispensabile per una agricoltura di qualità e non garantisce un futuro certo ai propri dipendenti. Manutenzione ordinaria inesistente, dighe perennemente piene di fango tanto da rendersi necessario lo sversamento dell’acqua a mare, reti di distribuzione oramai fatiscenti e scarsa manutenzione degli invasi, mancato introito dei canoni di irrigazione, carenza della pianta organica a cui si sopperisce utilizzando gli Lsu, che dovrebbero essere a supporto dei lavoratori a tempo indeterminato, a cui viene demandata sia la manutenzione che la distribuzione. A questi vanno aggiunti le lavoratrici e i lavoratori ex contrattisti che oramai gestiscono gli uffici nonostante il loro sia un contratto part-time. Nei prossimi giorni incontreremo le associazioni e comitati spontanei degli agricoltori della Piana di Gela per ascoltare il loro punto di vista e trovare soluzioni condivise”, dicono i sindacalisti.

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