Crisi Consorzio di bonifica, Regione sblocca 170 mila euro per i pagamenti ai lavoratori

 
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Un'assemblea convocata dai sindacati

Gela. Il Consorzio di bonifica si trova ad affrontare una forte crisi, con pochi precedenti. I lavoratori hanno riportato alla luce condizioni di enorme difficoltà, con stipendi pagati dopo mesi e attività da svolgere in campagna, che però non consentono di dare seguito alle tante richieste degli agricoltori. Nelle aree rurali, l’acqua è un miraggio, a causa di dighe che non possono assicurare neanche il servizio minimo, e i lavoratori del Consorzio di bonifica hanno chiesto l’intervento delle istituzioni per essere messi nelle condizioni di andare avanti. E’ fissato un incontro in prefettura, dopo la denuncia della Flai-Cgil, che nelle scorse settimane ha organizzato un’assemblea. In Regione, nelle scorse ore, è stato sbloccato uno degli acconti del contributo totale da 840 mila euro, destinato agli stipendi dei lavoratori a tempo indeterminato. Tra lo scorso febbraio e aprile, erano stati rilasciati altri due acconti, per un totale di circa 250 mila euro. L’assessorato all’agricoltura, adesso, ha autorizzato il versamento di 171 mila euro, a chiudere la tranche semestrale. Somme che dovrebbero servire a limitare le enormi difficoltà, anche per le retribuzioni.

I lavoratori hanno lamentato ritardi di mesi nei pagamenti mentre l’attività non si può fermare, soprattutto nel periodo estivo. Lo sblocco è stato autorizzato, in attesa che l’organo di controllo si esprima sul bilancio di previsione 2022-2024 dell’ente, che fa parte del Consorzio di bonifica della Sicilia orientale. Era già stata autorizzata la gestione provvisoria fino al 30 giugno. I problemi rimangono e le condizioni del Consorzio di bonifica sono esemplificative di uno stato di quasi abbandono del comparto agricolo locale.

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