Crisi indotto, revocati cinque licenziamenti in Elettroclima: si valuta accordo su Eni

 
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Gela. Revocati cinque licenziamenti in attesa degli sviluppi successivi all’accordo Eni
concluso la scorsa settimana tra i tavoli del ministero dello sviluppo economico. La decisione è stata adottata dopo una lunga trattativa avviata tra i sindacalisti

del settore metalmeccanico dell’indotto e i vertici dell’azienda Elettroclima. Adesso, gli imprenditori hanno deciso di attendere e di fare un passo indietro.
Niente licenziamenti nel tentativo di capire se l’accordo complessivo sul futuro della raffineria Eni di contrada Piana del Signore possa assicurare nuove commesse.
La mediazione in favore degli operai destinati al taglio è stata condotta dal segretario provinciale della Fiom Cgil Orazio Gauci. Le parti, alla fine, hanno raggiunto l’accordo.
La decisione è stata ufficializzata ieri mattina davanti ai funzionari del centro per l’impiego di Caltanissetta. Bocce ferme fino a quando non si avranno sviluppi su eventuali nuovi investimenti. Le parti, comunque, puntano sull’interessamento del ministero del lavoro che, almeno stando al protocollo stilato a Roma, dovrebbe intervenire per aprire la pista a nuovi ammortizzatori sociali in favore degli operai di molte aziende dell’indotto. Elettroclima, allo stato attuale, è una delle società in bilico: gli ammortizzatori sociali ancora attivi sono in scadenza a fine mese.
Il futuro per i circa sessanta operai del gruppo è veramente molto incerto. “Intanto – spiega il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci – abbiamo bloccato i licenziamenti. E’ già un passo in avanti soprattutto in questa fase. I responsabili della società si sono dimostrati veramente molto disponibili”. Se l’intesa romana su Eni non dovesse mantenere le attese, l’indotto della raffineria di contrada Piana del Signore rischia il collasso.

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