Crisi Mpa: l’ex Ventura, “sviluppo bloccato da oligarchie politiche”

 
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Gela. Pochi grandi vecchi in grado, però, di bloccare qualsiasi aspirazione all’interno dei loro gruppi politici. Per questa ragione, il consigliere comunale Antonino Ventura, qualche settimana fa, ha ufficializzato l’abbandono delle fila dell’ex Mpa per tentare la strada dell’indipendenza in consiglio comunale.

“Non potevo proseguire – spiega – un cammino basato solo sulle indicazioni del capo. L’Mpa era diventato un contenitore vuoto. Nessuna iniziativa era possibile senza il benestare dei vertici”. In sostanza, Ventura aveva già pronosticato l’implosione interna degli autonomisti.
“Non mi meraviglio più di tanto – continua il consigliere – comunque, il nuovo asse Crocetta-Federico contribuirà a mantenere su livelli assai mediocri la qualità dei lavori e delle iniziative in consiglio comunale”.
Nonostante la sua fuoriuscita, Ventura continua a collocarsi tra le fila della maggioranza.
“Finalmente – attacca – potrò far fruttare i quasi seicento voti ottenuti alle comunali. Non ho più vincoli con niente e con nessuno. Già da ora, comunque, ribadisco tutta la mia contrarietà all’attuale gestione amministrativa del sindaco Angelo Fasulo. Ma è mai possibile che un consigliere comunale non riesca neanche ad avere informazioni precise su tutte le voci di bilancio o sulla destinazione assegnata alle risorse economiche generate dalle royalties?”. Nomi storici della politica locale, da Calogero Speziale a Pino Federico passando per il primo cittadino Angelo Fasulo e il presidente della regione Rosario Crocetta, sarebbero un ostacolo alla crescita interna di tanti iscritti ai partiti.
“Non credo di scoprire nulla di nuovo – conclude – la politica locale è stata aggredita da una vera e propria oligarchia che non fa respirare nessuno”.

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