Crisi nera nell’indotto Eni, 40 ore di sciopero alla Sudelettra ed Elettroclima va verso i licenziamenti

 
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Gela. La crisi continua a fare da costante sfondo alle vicende di tante aziende dell’indotto Eni. 40 ore di sciopero alla Sudelettra. I segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm hanno appena deciso di dichiarare un pacchetto di sciopero da quaranta ore nella vertenza avviata in favore degli operai Sudelettra. Ieri, i lavoratori hanno protestato davanti gli uffici amministrativi di raffineria Eni. I manager Sudelettra non sembrano intenzionati a ritornare indietro rispetto al taglio delle indennità di secondo livello. L’obiettivo è quello di ridurre i costi ma sindacati e dipendenti non vogliono rinunciare a diritti contrattuali di base.

Il caso Eurotec all’ufficio del lavoro. Davanti ai funzionari dell’ufficio del lavoro di Caltanissetta, invece, i manager di Eurotec hanno dato la propria disponibilità a saldare la mensilità arretrata e la quattordicesima reclamata dai lavoratori del gruppo metalmeccanico. Nelle scorse settimane, gli operai e i segretari provinciali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese avevano dichiarato lo sciopero.

Elettroclima verso i licenziamenti. Cupo appare il prossimo destino occupazionale anche di circa sessanta operai di Elettroclima, attualmente in cassa integrazione. I responsabili del gruppo elettrostrumentale starebbero per provvedere ai licenziamenti. Senza nuove commesse di lavoro, non ci sarebbero più le condizioni per coprire i costi. 

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