Crisi politica, vertice con Greco: centrodestra “tiepido” e al tavolo gli alleati della prima ora

 
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Greco e l'assessore Romina Morselli

Gela. L’intenzione di arrivare a stretto giro ad una soluzione della crisi politica c’è e rimane tale, come fare però non è ancora ben chiaro. Anche oggi sono proseguiti contatti e incontri. Il sindaco Lucio Greco sta cercando di sondare più opzioni ma al momento nessuna sembra quella veramente risolutiva. L’avvocato vorrebbe presentarsi con una squadra di governo della città entro il fine settimana. Ci sono tutti i pezzi giusti per riuscire a farlo? Su questo vertono i “sondaggi” in corso. In serata, il primo cittadino ha riunito esponenti e segretari di partiti e movimenti, sia della sua maggioranza originaria sia di centrodestra. Ha scelto il proprio studio professionale per tentare di arrivare ad un’intesa complessiva, superando divergenze di steccato. Qualche apertura dal centrodestra pare non mancare, ma nessun partito di quest’area sembra intenzionato ad avere un ruolo attivo in una giunta di “pacificazione” istituzionale. Ad incombere è soprattutto il fardello degli atti finanziari. L’ipotesi del dissesto non è più così improbabile, anche se c’è chi ritiene che i conti del municipio vadano valutati con la massima attenzione e che possano essere sicuramente riallineati. I cuffariani, anche in serata nel corso del vertice, sembra abbiano confermato l’appoggio al sindaco, pur senza una partecipazione diretta alla giunta. Dopo il “gelo” dell’azzeramento, Greco ha avuto modo di valutare le posizioni di civici e autonomisti, che sono stati la base politica della sua alleanza. Non è da escludere che si possa riprendere da dove hanno lasciato, causa appunto azzeramento e relative dimissioni. Il gruppo di “Una Buona Idea”, che in giunta ha schierato fin dall’inizio il vicesindaco Terenziano Di Stefano, potrebbe però valutare con molta attenzione e un nuovo sì all’avvocato non è necessariamente scontato. Lo strappo che il sindaco ha voluto per cercare di ripartire con nuovi confini politici ha sicuramente segnato il rapporto con i civici. Ci sono tanti fattori da verificare ma c’è anche il bisogno amministrativo di riprendere l’attività con una giunta che se ne possa occupare, viste le tante scadenze importanti e il costante focus sugli atti finanziari. Non è da escludere che qualche “ritocco” consistente si possa registrare nella macchina burocratica comunale. Alla fine, pezzi del centrodestra potrebbero attestarsi su una sorta di appoggio esterno, magari un sostegno istituzionale sugli atti strategici per l’amministrazione e per la città. Un appoggio a tutti gli effetti non sembra avere i necessari crismi politici. All’invito del sindaco ha risposto gran parte di quel frastagliato puzzle politico locale che attualmente si fa fatica a mettere insieme. Tanti pezzi non combaciano e probabilmente continueranno a non incastrarsi tra loro. Greco vuole andare avanti e potrebbe farlo con una giunta che prenda dall’alleanza originaria, ma con qualche sostegno (discreto) dall’esterno.

Al vertice non si sono visti i forzisti, che hanno lasciato Greco prima dell’azzeramento e che a questo punto probabilmente andranno per la loro strada, fatta di opposizione e di passaggi politici per costruire una coalizione di centrodestra, proiettata alle prossime amministrative. Su altri fronti, invece, non c’è una chiusura preconcetta ma è altrettanto vero che non è emersa un’apertura a tutti gli effetti. Greco, non l’ha mai nascosto, avrebbe voluto ripartire con un gruppo politico saldamente ancorato al “molo” del centrodestra. Potrebbe riprendere campo, invece, rivisitando il patto di tre anni fa, ma con attori non così diversi da quelli del primo atto.

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