Crocetta corre di nuovo per la presidenza, con lui i fedelissimi: “A Gela mi aspettavo il chiacchiericcio sull’essere gay”

 
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Palermo. I suoi fedelissimi in città stanno attendendo solo le prossime mosse.


Crocetta si ricandida. Intanto, Rosario Crocetta ha fatto il passo ufficiale. Si ricandida alla presidenza della Regione e riparte dal Megafono. L’ex sindaco l’ha appena confermato durante una conferenza stampa, convocata nella sede palermitana proprio del suo Megafono. “Ho buoni sondaggi, migliori di quelli di altri possibili candidati – ha detto – da solo, sono tra il 22 e il 24 per cento”. Quindi, i tanti no incassati da eventuali candidati alla presidenza della Regione, ad iniziare da quelli del presidente del Senato Pietro Grasso recapitati ai vertici del Pd, hanno favorito il gioco di Crocetta. Adesso, bisognerà capire se i partiti del centrosinistra possano appoggiare la seconda corsa verso Palazzo d’Orleans. Un punto poco chiaro dell’intera vicenda, ma che l’ex sindaco sembra non temere. Con o senza appoggio, vuole riprovarci. Crocetta non ha messo da parte le ultime vicende giudiziarie. “A Gela, ero pronto al chiacchiericcio sulla mia omosessualità – ha spiegato – di certo, non avrei potuto immaginare che questo pesasse anche nella politica palermitana. Addirittura, mi hanno contestato, in merito alla vicenda Morace, di essere intervenuto sulla questione dei collegamenti con le isole minori dopo un presunto invaghimento e di aver preteso un traghetto”. Il suo Megafono, quindi, continuerà a funzionare.

I fedelissimi non lo mollano. Alla conferenza stampa, tra i fedelissimi, c’erano il capogruppo in consiglio comunale Sara Bonura, il responsabile del suo staff Enrico Vella, l’avvocato Francesco Castellana e Giancarlo Costa della segreteria tecnica. “Il gruppo consiliare del Megafono è compatto – dice Bonura – non abbiamo fatto passi indietro, anzi. La sfiducia al sindaco? Prima, vorremmo un confronto con tutto il centrosinistra”. La stessa Bonura esclude che ci siano incomprensioni con gli alleati. “La vicenda delle commissioni non ha grande importanza – spiega ancora – non siamo noi a cercare presidenze o posti al sole. La scelta di Crocetta? Siamo con lui. Sta lavorando bene e non capisco tutte queste critiche. I risultati non possono sempre arrivare a stretto giro, soprattutto in una città che da decenni soffre di carenze enormi”. Non è ancora certo dell’appoggio degli altri partiti, ma su un aspetto, il presidente uscente, non dubita, la cerchia personale non lo abbandonerà.   

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