Crocifisso Incorvaia sta meglio, riuscito l’intervento alla gamba: la procura indaga per omicidio colposo

 
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Gela. Intervento perfettamente riuscito.

Tirano un sospiro di sollievo moglie e figli di Crocifisso Incorvaia, di 55 anni, rimasto gravemente ferito a seguito dell’incidente al porto di Livorno. L’uomo è stato operato a seguito di fratture importanti agli arti inferiori ed è attualmente ricoverato in Rianimazione. L’intervento ad una gamba è riuscito e il referto medico prevede una prognosi di 30 giorni. E’ stato dimesso nella mattina di mercoledì, invece, l’ultimo dei feriti che era stato trattenuto nell’osservazione breve del pronto soccorso per accertamenti precauzionali. Complessivamente sono state visitate dieci persone coinvolti nell’incidente con prognosi variabili dai 5 ai 30 giorni.

Intanto ieri è avvenuto il riconoscimento della salma di Gabriele Petrone, 39 anni,  di Mugnano (Napoli),  morto nella tragedia dell’Urania a causa della sbandata della nave.

L’indagine. Un robot immerso nelle acque dove si trova il bacino galleggiante per un’ispezione allo scafo della nave. Ieri si sono svolte le prime operazioni di verifica della parte immersa della nave Urania. In tutto sono scese in campo otto unità sommozzatori e sei unità vigili portuali, con due mezzi nautici e coordinate da tre funzionari. Obiettivo: verificare le condizioni di appoggio della chiglia della nave alle strutture del bacino. Le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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