Crolla un ponte a Poggio Alessi, incidenti evitati solo per una pura fatalità

 
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Gela. Rischio inondazione a nord del centro abitato per il crollo di un ponte del consorzio di bonifica. I detriti hanno letteralmente intasato l’alveo di un torrente che sfocia sul Gattano. Il cedimento parziale del ponte di contrada Poggio Alessi è avvenuto giovedi sera, poco dopo le venti.

Solo per una fortuita coincidenza non si è registrata una tragedia, considerando che il ponte collega l’unica strada di accesso alla piscina Di Marca frequentata da centinaia di famiglie, tra donne e bambini. Anche il progetto imprenditoriale della piscina adesso rischia di fallire, per il concreto rischio chiusura causato dalla stradina precaria da un punto di vista della percorribilità. A segnalare lo stato di emergenza è stato il titolare della struttura sportiva, Franco Calabrese, che in attesa di un provvedimento da parte del consorzio di bonifica ha messo in sicurezza l’arteria stradale di contrada Poggio Alessi collocando transenne di fortuna ai margini del ponte. “La struttura è crollata parzialmente – spiega Calabrese – I detriti hanno letteralmente intasato l’alveo del canale di scolo, uno dei più importanti per defluire l’acqua che proviene dalla piana a nord verso il centro abitato. La situazione è ancora più allarmante, se consideriamo il rischio di pioggia con le perturbazioni previste già dai prossimi giorni”. Il ponte di contrada Poggio Alessi è una struttura in cemento armato, anche se il tratto che ha ceduto risulta, a prima vista, privo di travi con supporti di ferro. L’asfalto e il sottostante strato di cemento ha otturato il torrente, creando un tappo con effetto diga. Una situazione che potrebbe sfociare con il pericolo allagamento dell’area a nord del centro abitato a ridosso dell’area residenziale sorta nei pressi di via Butera. “Spero in un intervento tempestivo – conclude Calabrese – In verità non c’è stato nemmeno un sopralluogo da parte della protezione civile comunale. Temo che l’indifferenza delle istituzioni non abbia effetti negativi sull’andamento della gestione della piscina”.

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