Culla della vita, rete antiviolenza, essere donna e mamma: come cambia l’otto marzo

 
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Gela. Una donna che ha rinunciato all’aborto ed oggi può raccontare di essere una madre felice. L’esperienza di una volontaria, quella di una mamma che accudisce un figlio affetto da autismo, di una delle operatrici che si occupa di accoglienza di immigrati. Sono alcune delle testimonianze che caratterizzeranno l’incontro previsto l’otto marzo alle 16 presso l’auditorium dell’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela.

Prende forma l’iniziativa voluta dalla Presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia che vede coinvolte le consigliere comunali, la commissione Pari Opportunità, la Commissione Sanità, l’assessorato all’Istruzione, le associazioni e il mondo del volontariato.

Prevista anche la presenza di Monica Bevilacqua in qualità di attrice. Tra le idee, non limitate all’evento dell’8 marzo, quello della creazione di spot sociali per diffondere messaggi di conoscenza dello Sportello Anghelas e della rete antiviolenza. L’assessore Licia Abela ha annunciato la possibilità di essere assistite legalmente con un gratuito patrocinio.

Rocco Giudice del Cav ha proposto l’istituzione de “la culla della vita”, una culla termostatica protetta dove “depositare” i neonati lasciati da mamme che partoriscono di nascosto e che spesso vengono abbandonati in contenitori della spazzatura. La proposta sarà all’ordine del giorno come mozione in Consiglio Comunale. 

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