“Da Siragusa parole rancorose”, Greco: “Su protocollo d’intesa ho avuto ragione”

 
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Il sindaco Lucio Greco in consiglio comunale

Gela. Un rapporto politico che non è mai decollato e ancora adesso le distanze sembrano abissali. Il segretario cittadino del Pd Guido Siragusa, a partire dai “trionfalismi ingiustificati” per l’autorizzazione di “Argo-Cassiopea”, continua a ritenere del tutto insufficiente l’azione dell’amministrazione del sindaco Lucio Greco. Divergenze diventate più profonde. Il sindaco, a sua volta, prende le distanze dal segretario dem e attacca. “Da impiegato dell’Eni, da ex consigliere comunale in più partiti, e da ex sindacalista, non si capisce bene se per tutelare gli interessi dei lavoratori o quelli dell’azienda, avrei evitato di intervenire in un modo così saccente, senza un minimo rispetto della verità dei fatti – dice Greco riferendosi alle affermazioni di Siragusa – esprimere soddisfazione per essere riusciti a portare a termine un provvedimento autorizzativo così importante per “Argo-Cassiopea”, in questa delicata fase, mi sembra anche una forma di gentilezza nei confronti di tutti gli attori che si sono spesi per il raggiungimento dell’obiettivo. Sarà anche un atto dovuto, ma non c’è dubbio che l’impegno e la professionalità dello staff che ha seguito i lavori restituiscono alla nostra città una credibilità che negli ultimi anni si era notevolmente appannata”. Il segretario dem, facendo una summa dell’azione della giunta del sindaco, ha posto l’accento su quelli che ritiene mancati risultati, dal servizio rifiuti e fino a quello idrico.

“Nella sua rancorosa disamina sciorina una serie di problemi, dall’acqua ai rifiuti, passando per il protocollo d’intesa, cercando di attribuirmi delle responsabilità, ben sapendo che a salire sul banco degli imputati dovrebbero essere tutti quei personaggi che hanno aperto le porte della nostra città a Caltaqua e alla società Tekra”, aggiunge il sindaco. Allo stesso tempo, il primo cittadino non si ritiene per nulla in difetto nell’approccio politico che ebbe davanti al protocollo del 2014 per la riconversione della raffineria Eni. Siragusa ha richiamato il tentativo politico di allora dell’avvocato e del suo gruppo politico, che avrebbero voluto stralciare quel protocollo, per rivederlo e superarlo. “Bisogna avere l’onestà di ammettere che i fatti purtroppo mi hanno dato ragione. Ciò che volevo era impedire che si passasse di colpo da una situazione di grande occupazione lavorativa ad una chiusura traumatica. Auspicavo cioè che venisse adottata una strategia transitoria in grado di accompagnare meglio una trasformazione così traumatica, che ha comportato enormi danni sociali e occupazionali a molte famiglie e all’economia dell’intero territorio. Argomenti così importanti – conclude Greco – vanno affrontati con onestà intellettuale e serietà. Non lo dimentichi mai il grande segretario”. Ancora una volta, il sindaco e il segretario cittadino del Pd si trovano in assoluta antitesi politica.

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