“Dai trasformisti niente lezioni”, Di Cristina: “Nostro assessorato a Incardona e Cascino”

 
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Di Cristina risponde all'attacco frontale di Greco e dell'amministrazione

Gela. Le perplessità, forti, sulla permanenza in giunta del Partito Democratico sono state espresse, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, anche durante il vertice informale dem di lunedì sera. Il gruppo potrebbe anche decidere di lasciare la giunta, magari garantendo un appoggio esterno all’amministrazione del sindaco Lucio Greco, cosa che cambierebbe parecchie carte sul tavolo politico degli “arcobaleno”. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina ormai non accetta più le continue provocazioni che arrivano dal fronte “ortodosso” dell’avvocato. Il consigliere Vincenzo Cascino ha parlato di “farsa”, riferendosi al rientro in municipio dell’assessore dimissionario Grazia Robilatte. Nelle ultime ore, il centrista Salvatore Incardona ha bocciato la richiesta della cabina di regia politica (una delle condizioni avanzate dai dem al sindaco), sottolineando come non possa essere il Pd a dettare le regole della convivenza politica nella maggioranza al governo della città. Di Cristina rompe ogni indugio e fa capire che ormai la misura è colma. “Non accetto lezioni dai trasformisti – dice – ricordo molto bene cosa dicevano gli esponenti dell’Udc parlando di Greco dal palco della coalizione a guida leghista. Hanno perso sostenendo la Lega e dopo dieci mesi si sono consegnati al sindaco e ora addirittura Incardona ritiene di poter prendere decisioni. Noi pretendiamo rispetto. Invece di dire sciocchezze, vada dal suo assessore regionale e si faccia ridare i 33 milioni di euro del “Patto per il Sud”, che sono stati scippati alla città. Cascino? A lui non rispondo, lo faccio per pietas nei suoi confronti”. Il segretario democratico rompe la strategia dell’attesa e passa all’attacco duro, dopo che il suo partito ha aperto un caso in giunta. Hanno chiesto chiarezza sulla gestione di vicende amministrative molto delicate, dai rifiuti al decoro urbano. “Il luogo della discussione – continua – è la coalizione di maggioranza, anche insieme a chi è arrivato dopo le elezioni. Ma sia chiaro, bisogna concentrarsi sui problemi della città. Cosa si vuol fare sul Piano per il Sud, sugli interventi coperti con l’ecobonus e, ancora, cosa si prevede a tutela di imprenditori e commercianti che non sanno come ripartire?”.

La segreteria dem rilancia e mette in discussione pure le collocazioni di giunta. “A differenza di chi va in cerca di poltrone anche dopo aver perso – continua Di Cristina – a noi, i posti non interessano. Anzi, se Cascino e Incardona ne hanno bisogno, possiamo mettergli a disposizione l’assessorato assegnato al nostro partito. Sono stanco. E’ Greco il leader della coalizione e anzi lo ringrazio per aver definito il Pd un grande partito”. Se i dem decidessero di uscire dalla giunta, potrebbero porre le basi per strutturare un’area interna alla maggioranza, ma piuttosto autonoma. Non sembra un caso che al prossimo question time sia in programma la discussione di una mozione, firmata Pd e “Libera-mente”, che chiede all’amministrazione di dare seguito agli interventi sull’ecobonus predisposti dal governo nazionale. In base alla mozione, potrebbero rivitalizzare il settore dell’edilizia locale. Tutti segnali politici che arrivano mentre la segreteria democratica attende che Greco dia risposte sulle condizioni avanzate per proseguire il rapporto politico.

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