Dal Cdm via libera al Def e allo scostamento di bilancio da 55 miliardi

 
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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2020 e la Relazione al Parlamento per l’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).Nel DEF il Prodotto Interno Lordo e’ previsto in diminuzione nel 2020 dell’8 per cento e in ripresa nel 2021 del 4,7 per cento.Il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e’ fissato al 10,4 per cento del PIL nel 2020 e al 5,7 per cento nel 2021.Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 155,7 per cento del PIL nel 2020 e al 152,7 per cento del PIL nel 2021.Con la relazione, sentita la Commissione europea, il Governo richiede l’autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento per l’anno 2020 di 55 miliardi di euro, 24,85 miliardi di euro nel 2021, 32,75 miliardi di euro nel 2022, 33,05 miliardi nel 2023, 33,15 miliardi di euro nel 2024, 33,25 miliardi di euro dal 2025 al 2031 e 29,2 miliardi di euro dal 2032.”Attraverso le risorse aggiuntive che saranno rese disponibili con lo scostamento – spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm -, il Governo intende realizzare interventi per aumentare il finanziamento e il potenziamento del sistema sanitario nazionale, delle forze dell’ordine, del sistema di protezione civile e delle altre amministrazioni pubbliche che sono chiamate a dare una efficace risposta alla situazione emergenziale. Saranno, inoltre, ulteriormente potenziate le misure per il sistema delle garanzie a favore degli operatori economici pubblici e privati, la tutela del lavoro, con particolare riguardo alla sicurezza e alla garanzia della salute dei lavoratori, il sostegno ai settori produttivi maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale ed evitando politiche restrittive, e per il rafforzamento degli strumenti di protezione sociale. E’ inoltre indispensabile incrementare le risorse a sostegno della ripresa economica e produttiva e il recupero della competitivita’ sui mercati internazionali, con interventi per la capitalizzazione delle imprese”.(ITALPRESS).