Dal centro storico alla periferia, mini discariche e rifiuti di ogni tipo

 
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Rifiuti abbandonati tra i vicoli del centro storico

Gela. Non solo periferie, le discariche abusive hanno ormai invaso gran parte della città che, da nord a sud, registra ormai un tasso di degrado ormai fuori controllo. Rifiuti di ogni tipo, scaricati illecitamente sul bordo delle strade, fanno bella mostra di sé per settimane senza che vengano rimossi. E così complici le alte temperature di questi giorni proliferano ratti e parassiti e l’odore è diventato insopportabile. Sarebbe solo “qualche criticità” a sentire quanto dichiarato dal sindaco Lucio Greco proprio sabato scorso, in realtà le immagini girate proprio stamattina raccontano di una situazione a rischio soprattutto dal punto di vista igienico – sanitario che coinvolge tutti i quartieri e da cui non esce immune neanche il centro storico, quello che dovrebbe essere il “salotto buono” della città, che invece conta discariche più o meno grandi un po’ dappertutto. Basta lasciare il corso principale per inoltrarsi nei vicoli storici della città per rendersi conto della situazione di degrado in cui versano le vie del centro. A farne le spese principalmente i cortili più antichi e storici della città. Il puzzo dei rifiuti bruciati è molto acre e si sente fin dentro la gola, ma neanche gli incendi hanno fatto desistere gli sporcaccioni che continuano tranquillamente a depositare i propri rifiuti, dalla comune immondizia ai pannoloni usati, sui resti del rogo. Una situazione comune anche alle vie limitrofe e che non risparmia neanche luoghi insospettabili come Palazzo di Città dove, appoggiato ad una delle porte di accesso del Municipio, fa bella mostra di sé da settimane un materasso probabilmente usato da qualche clochard come rifugio per la notte.

Ma in piazza Municipio non ci sono solo i rifiuti. Proprio alle spalle del Palazzo, nella nuovissima Viale Mediterraneo sono arrivati anche i vandali. Nel tratto che si affaccia sul belvedere una delle panchine si presenta con evidenti segni di vernice nera. Subito imbrattata, con una realizzazione che di “artistico” non ha proprio nulla. Le immagini sono state diffuse sui social, per segnalare quanto accaduto, proprio sotto le finestre dell’ufficio del primo cittadino. Ma il tour del degrado prosegue anche in altri quartieri. Spostandosi più ovest, all’altezza di via Rio de Janeiro fino ad arrivare al lungomare, cumuli di rifiuti si trovano lungo tutta la sede stradale, percorsa giornalmente da tanti runner, costretti a fare lo slalom tra la spazzatura. Stessa situazione che si trova risalendo verso Caposoprano, dalla via Licata. Per centinaia di metri i sacchetti lanciati al volo dalle auto invadono a decine la carreggiata. In alcun punti i rifiuti sono stratificati, segnale che nessuno è mai intervenuto per provare a bonificare la zona. Una situazione più volte denunciata dal signor Giuseppe che in quella zona ha un’attività, purtroppo senza alcun esito.

1 commento

  1. Viviamo in un mondo di ipocrisia e falsi con due personalità”, dottor jack e mister haidi, specialmente a Gela, dove si predica bene e si razzola male a tutti i livelli. Bisogna in questa città” applicare la repressione educativa, e quando si prende in fragranza di reato fagli aumentare la tari.I cittadini corretti vanno premiati diminuendo la tari. Molti gelesi non fanno la differenziata o la fanno male a discapito degli onesti che la fanno, ed incidono sull”aumento della tari per tutti. L”assessore ed in questo caso ad interim il sindaco dovrebbero dare sacchetti col sistema a barre alfa numerico in modo da rilevare con controlli a campione chi la fa e chi no, premiando chi la fa e aumentando la tari a chi non la fa . Tutto questo per i motivi sopra enunciati.

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