Dal sogno del parco fotovoltaico Agroverde al nulla, storia di promesse non mantenute

 
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Gela. Sembra essere finito nel dimenticatoio il progetto di realizzazione di un parco ortoserricolo-fotovoltaico da 80 Megawatt avviato dalla cooperativa Agroverde nel 2013, con la posa della prima pietra.

Lo conferma il vice sindaco, Simone Siciliano, secondo il quale “dall’insediamento della nuova amministrazione comunale non c’è stato nessun incontro ufficiale”. Eppure, durante la campagna elettorale, lo stesso presidente della regione Rosario Crocetta aveva assicurato lo sblocco dell’iter e l’ufficializzazione del nome del general contractor, con uno scadenziario che avrebbe dovuto comprendere l’accordo finanziario e le scadenze di pagamento. In attesa delle promesse a salvare le imprese che hanno effettuato i lavori di sbancamento di 230 ettari di terreno, relativi ai 343 lotti dellecontrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio, ci penserà la decisione del concordato preventivo alla Mondello. Il verdetto dovrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni e, oltre ad evitare il fallimento della Mondello, garantirà un piano di rientro per tutti i fornitori, tra subappaltatori e agenzia delle entrate.

Inoltre circa 40 proprietari, in attesa di ricevere le indennità degli espropri dei loro terreni, hanno fatto ricorso al tar di Palermo. Le loro abitazioni sono state abbattute, i terreni non possono essere utilizzati ma intanto sono costretti a pagare le imposte senza per questo ricevere il compenso dovuto. Il giorno dopo le elezioni amministrative, era stato Ivan Ruscelloni, direttore del cantiere della cooperativa Agroverde, a fare chiarezza sui risvolti dell’investimento da 250 milioni di euro, parlando di “produzione innovativa che comprenderà anche la coltivazione di pomodoro a livello industriale”. Insomma, il progetto del parco ortoserricolo-fotovoltaico da 80 Megawatt e l’investimento da 250 milioni di euro sarebbero soltanto un ricordo legato alla sola cerimonia della posa della prima pietra con un banchetto da nababbo esteso ai molti invitati tra il presidente della regione Rosario Crocetta e l’assessore Mariella Lo Bello che aveva tenuto a battesimo l’avvio dei lavori. 

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