Dalla paura al sorriso, Giudice dice grazie. “Medici eccezionali, neurologia merita di più”

 
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Gela. Il peggio è passato e da buon sindacalista ha constatato che un conto è raccontarla la sanità, un’altra viverla in prima persona. Per rassicurare tutti sulle sue condizioni di salute Ignazio Giudice, segretario regionale della Cgil, ha utilizzato la sua pagina social. Il malore improvviso, il primo ricovero all’ospedale di Gela, i controlli rapidi ed il trasferimento immediato al Garibaldi di Catania. L’intervento chirurgico d’urgenza, due giorni in Rianimazione ed oggi il sorriso.

“Non sarò mai grato abbastanza al professore Giovanni Nicoletti – scrive Giudice – (in foto con lui) ed alla sua equipe, 30 professionisti, eccellenza siciliana per professionalità e umanità. Il mio sorriso è dedicato a loro, la mia ragione pure perchè l’esistenza è conquista e le mani competenti vanno onorate e devono avere mezzi moderni per salvare la vita, per questo farò una donazione con umiltà e rispetto, le mani competenti meritano strumenti”.

I due giorni in un lettino del reparto di Rianimazione ti danno il tempo per pensare con lucidità.

“E’ una lezione che non auguro di ricevere a nessuno ma che tutti dovete sapere, vi farà amare di più i secondi.  La vita è bella, la vita è unica, la vita è uno splendido viaggio con accanto le persone che hanno un pensiero per te e in questi giorni siete stati tantissimi.  Grazie al 118 di Gela, al personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gela diretto dal dottore Orlando, al reparto radiologia diretto dal Dottore Greco e neurologia diretto da un uomo raro, il dottore Nibali che abbraccio.  Un grazie ai miei colleghi, un abbraccio al mio amico fraterno Alfio Mannino , uomo silenzioso ed efficace, concreto, vero.  Grazie alla mia famiglia, fonte inesauribile di amore”.

Stasera il sindacalista verrà dimesso e lentamente tornerà alla sua vita normale, ma con uno spirito diverso. “Le battaglie per avere una neurologia di qualità saranno il mio prossimo obiettivo. Abbiamo medici eccezionali, serve un reparto di qualità”.

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