Dalla Regione arrivano conferme sui tagli all’Asp, anche Thalassemia viene declassata

 
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Gela. La bozza dell’atto aziendale conferma gli annunciati declassamenti delle unità operative e apre seri dubbi sull’avvio di nuovi servizi.

Il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” subirà il declassamento dell’unità operativa di Farmacia e del Centro trasfusionale, da semplice a complessa, mentre l’ospedale di Caltanissetta otterrà l’elevazione a unità dipartimentale del servizio di Thalassemia a discapito di Gela che conta un’altissima incidenza di pazienti e comunque maggiore rispetto al capoluogo nisseno. In città non sarà potenziata l’unità di Medicina in favore dei presidi ospedalieri di Niscemi e Mazzarino che potranno contare di una unità dipartimentale. Sono queste le prime sostanziali modifiche apportate dal management dell’Asp Cle, retto da Carmelo Iacono, il quale annuncia che “il governo regionale ha assicurato la massima disponibilità a garantire i livelli standard di personale previsto nella rete ospedaliera e l’attivazione di nuove unità operative”. Le affermazioni del manager, che celano un cauto ottimismo, sono scaturite dall’incontro avuto con Rosario Crocetta, presidente della regione, e con Baldassarre Gucciardi, assessore regionale alla Salute, chiamati in causa per intervenire sui “tagli” imposti alla Sanità nissena con una mancanza del budget stimata in circa 50 milioni di euro. La definitiva conferma sul finanziamento della pianta organica dell’Asp nissena arriverà martedì prossimo. In bilico ci sono le conferme per 34 medici e 91 infermieri, oltre alle mancate attivazioni di servizi vitali quale l’Utin (Unità di terapia intensiva neonatale) e la Brest-Unit. Nel calderone degli incerti finiscono anche i 25 operatori precari in forza per L’Asp come aveva confermato lo stesso manager Iacono, nel commentare la mancanza di circa cinque milioni di euro rispetto ai 138 milioni di euro concessi dalla regione all’Asp nissena. In quell’occasione era stato omesso l’inserimento di numerose unità operative semplici nella bozza dell’atto aziendale presentata alla regione. Durante la concitata settimana, caratterizzata da incontri con le organizzazioni sindacali mediche ed infermieristiche, sono state inserite solo le unità operative di Terapia intensiva ed Endoscopia, come anticipato ai due responsabili delle strutture, Lucio Antona e Pippo Leonardi, dallo steso manager dell’Asp intervenuto sulla mancanza di inserimento di alcune unità operative dalla bozza dell’atto aziendale. Le altre modifiche apportate riguardano l’elevazione della Thalassemia nel solo capoluogo nisseno, e il declassamento sia dell’unità operativa di Farmacia che del Centro trasfusionale da complesse a semplici. Il riordino garantirà un innalzamento della Medicina ma solo per i presidi ospedalieri di Niscemi e Mazzarino. In sintesi il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” perderà servizi e subirà declassamenti, proprio in linea con una logica di assegnazioni di servizi lontana dalle necessità del territorio e, come più volte denunciata dai segretari sindacali locali, manipolata per soddisfare gli interessi della politica. 

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