Dalla Regione i 3 milioni delle concessioni minerarie, progetti finanziati: Siragusa, “i soldi c’erano”

 
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Immagine repertorio

Gela. Poco più di tre milioni di euro, soldi versati dal gruppo Eni alla Regione per le concessioni minerarie. Dopo anni, c’è finalmente uno stanziamento definitivo. Le somme serviranno a finanziare quattro progetti in città, presentati nell’ultima fase di gestione amministrativa dell’ex giunta Messinese. Si tratta della riqualificazione urbana dell’area di Porta Vittoria (il progetto che comporta un esborso maggiore da oltre 1 milione 800 mila euro), della manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi del municipio, della riqualificazione del piazzale Suor Teresa Valsè a Macchitella (con la previsione di un’area giochi) e dell’installazione di un sistema di illuminazione pubblica per la pista ciclabile, sempre nello stesso quartiere. Per anni, il dibattito politico si è concentrato sull’effettiva disponibilità di questi soldi, che Eni periodicamente versa nelle casse della Regione e che dovrebbero poi spettare alle casse del Comune.

A sollevare per primo il caso è stato il consigliere comunale uscente Guido Siragusa. Il dem non mancò di attaccare senza mezzi termini il governo dell’allora presidente della Regione Rosario Crocetta, che le somme le aveva destinate ad altri capitoli di spesa. “Quei soldi c’erano e spettavano alla città – dice Siragusa che ha saputo dei decreti di finanziamento firmati dal dirigente generale dell’assessorato regionale all’energia – l’ho sempre sostenuto e mi spiace che l’ex giunta Messinese l’abbia capito in ritardo. Sono stati presentati solo quattro progetti ma sono convinto che ci siano almeno altri quindici milioni di euro che Eni ha già versato e che toccano di diritto alla città, così come stabilisce la normativa in materia. Anzi, invito il commissario Rosario Arena ad avviare gli iter per ottenere altri finanziamenti”. Per Siragusa il nodo rimangono proprio i progetti. “Servono progetti concreti da presentare per ottenere i finanziamenti – conclude – Gela è la città che in proporzione ha ottenuto il minimo, anche rispetto a comuni molto più piccoli”. Dopo il via libera dalla Regione, si attendono i cantieri.

3 Commenti

  1. In tutti questi anni l’Eni ha sversato soldi nelle casse del comune, Gela dovrebbe brillare con i soldi che ogni anno eni ci da. Che fine fanno questi soldi? Dove e come li spendete? Abbiamo un città cge una fogna in tutto e per tutto. Vergognosi politici vi dovete vergognare

  2. In tutti questi anni l’Eni ha sversato soldi nelle casse del comune, Gela dovrebbe brillare con i soldi che ogni anno eni ci da. Che fine fanno questi soldi? Dove e come li spendete? Abbiamo un città cge una fogna in tutto e per tutto. Vergognosi politici vi dovete vergognare

  3. Caro Alfa Alfa pensa che ci sono consiglieri (non si sa di cosa) comunali che sono dipendenti ENI, insomma direi che stanno li’ per oziare visto il risultato ottenuto, paese alla rovina economia distrutta e in fine hanno il coraggio di suggerire cosa fare , PROGETTI …….noi cittadini ne abbiamo uno di PROGETTO condiviso….MANDARVI A CASA …….ANZI TRASFERITI COME TANTI DIPENDENTI ENI.

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