“D’amor sull’ali rosee… ma non sempre”, il recital del soprano Palmisano

 
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Gela. Il duo interprete della letteratura cameristica fin qui raccolta, Lia Palmisano (soprano) ed Emanuele Modugno (pianoforte), si esibisce nell’ex Monastero delle Benedettine nel recital per voce e pianoforte “D’amor sull’ali rosee… ma non sempre”. L’appuntamento con il concerto lirico è inserito nella rassegna “L’estate gelese con la musica colta” voluta dall’associazione Amici della musica “Giuseppe Navarra” del direttore artistico Crocifisso Ragona.

Il duo, che ha riscosso notevole successo di critico e di pubblico in recital con voci del calibro di Riccardo Cucciolla, Nando Gazzolo ed Elio Pandolfi, si esibirà domenica (27 Agosto 2017) alle 21,15.

Il soprano, Lia Palmisano, ha collaborato in qualità di artista del coro con il  teatro “San Carlo” di Napoli, col teatro “Petruzzelli” di Bari e “La Fenice” di Venezia, ricoprendo, presso quest’ultimo, ruoli di comprimariato ne “Der Rosenkavalier” di Robert Strauss. Nel 1997 è risultata finalista al concorso lirico internazionale “Angelica Catalani” ad Ostra nella sezione liederistica, e al concorso liederistico internazionale “Seghizzi” di Gorizia.

È stato premiato in diverse competizioni pianistiche nazionali e internazionali il maestro Emanuele Modugno, diplomatosi al conservatorio “Piccinni” di Bari.

Da solista ha collaborato con prestigiose orchestre italiane e straniere, tra le quali l’orchestra sinfonica Barese, l’orchestra della Radiotelevisione Moldava e Logos Orchestra.

Ecco di seguito il programma del concerto:

A. Liszt: Notturno n.3 “Sogno d’amore” (piano)

F.P. Tosti: Van gli effluvi de le rose

F.P. Tosti: Malìa

F.P. Tosti: Non t’amo più

  • Brahms: Wie Melodien zieth es mir

W.A. Mozart: Als Luise die Briefe

  1. Chopin: due valzer (piano)
  2. Massenet: Ouvre tes yeus bleus
  3. Poulenc: Les chemin de l’amour
  4. Massenet: Elegie
  5. Chopin: Ballata in sol minore op. 23 (piano)
  6. Guastavino: La rosa y el sauce
  7. De Falla: Polo
  8. Verdi: Brindisi
  9. Di Capua: Io te vurria vasa’.

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