“Dc? Non ci facciamo dettare linea da Giannone”, Siragusa: “Crisi grave, giunta in porto delle nebbie”

 
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Il segretario dem Guido Siragusa

Gela. “Non dobbiamo dare risposte a chi preferisce stare con i piedi in due staffe. Non credo possa essere il coordinatore della Dc a dettare la linea del Pd. Forse, gli sfugge che noi la mozione di sfiducia l’abbiamo già firmata. Se loro intendono procedere in questa direzione, facciano altrettanto”. Il segretario cittadino dem Guido Siragusa ritorna sui moniti lanciati in settimana dal cuffariano Natino Giannone, che ha aperto alla sfiducia a Greco (in attesa della firma del consigliere di riferimento). “Non ci facciamo fare le analisi del sangue da chi non le fa prima a sé stesso. Giannone mi sembra confuso. Dovrebbe chiarire all’interno del suo partito e nel centrodestra al quale dice di appartenere e che è la stessa area politica del sindaco Greco – spiega Siragusa – il Pd ha lasciato la giunta e l’alleanza del primo cittadino. Abbiamo abbondantemente spiegato le ragioni e siamo andati avanti in modo coerente, senza tentennamenti. In un periodo tanto difficile come quello attuale, la città non ha bisogno di cantastorie”.

L’esponente del Pd è molto preoccupato dal contenuto della deliberazione della Corte dei Conti. “Non c’è nulla di positivo – prosegue – viene riportato un quadro finanziario gravissimo. Penso che in questi ultimi dodici mesi circa di amministrazione, il sindaco e la giunta abbiano il dovere di lavorare per lasciare una situazione finanziaria quanto più lineare possibile – dice ancora – in questo modo, sarà poi compito della prossima amministrazione procedere per cercare di ripartire con i conti in regola”. Per Siragusa, sono tre le priorità. “Prima di tutto, l’amministrazione dovrebbe chiarire il contenuto delle misure correttive che intende trasmettere alla Corte dei Conti – precisa il dem – mi pare che non sia noto cosa intendano fare il primo cittadino e gli assessori. Poi, dovranno essere rapidi nel formularle. Non c’è tempo da perdere anche se noto che si naviga in una specie di porto delle nebbie. Infine, serve che ci sia una posizione precisa sul piano economico finanziario. Un Pef da sedici milioni di euro per il servizio rifiuti non ha precedenti. Sfiduciammo Messinese per un piano da circa dieci milioni. Sicuramente, non accetteremo mai che queste misure vadano a gravare ancora di più sui cittadini, che non hanno alcuna responsabilità”. I democratici, mentre è ripreso un certo dibattito sulla sfiducia al sindaco, confermano di esserci ma chiaramente non si accodano al centrodestra, che considerano in conflitto politico con sé stesso. In aula consiliare, il Pd probabilmente farà valere posizioni che sono alla base della segreteria Siragusa e del nuovo corso che guarda ancora più marcatamente a sinistra.

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