Esclusiva Ddl Gela-provincia, ecco chi e perchè ha deciso la bocciatura

 
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Palermo. IL PRESIDENTE propone di trattare il quinto punto all’ordine del giorno, relativo al disegno di legge n. 611 Istituzione della provincia regionale di Gela. LA COMMISSIONE approva la proposta del Presidente.

IL PRESIDENTE dà lettura del fax trasmesso dall’incaricato del Comitato promotore per l’istituzione della provincia regionale di Gela, dott. Filippo Franzone, nel quale si dà conto delle ragioni per le quali i rappresentanti del predetto comitato non parteciperanno all’audizione prevista per il 30 novembre 2011, facendo, in particolare, riferimento al superamento del termine dei sei mesi, prescritti dal comma 4 dell’articolo 40 della legge regionale n. 1 del 2004, per l’esame della proposta di iniziativa popolare da parte della Commissione ed al fatto che, superati i predetti termini, secondo la prescrizione prevista dalla norma citata, il disegno di legge avrebbe dovuto essere iscritto al primo punto dell’ordine del giorno della prima seduta dell’Assemblea regionale.

Si afferma, inoltre, che anche la tardiva audizione degli incaricati promotori rappresenta un’anomalia rispetto   alla procedura prescritta dalla predetta legge regionale. Si fa menzione del fatto che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, nella seduta n. 291 del 18 ottobre 2011, ha dato comunicazione del calendario dei lavori concordato, stabilendo di non procedere alla calendarizzazione del disegno di legge n.611 prima della sessione di bilancio. Si comunica inoltre che, in data 14 novembre 2011, nei confronti del Presidente dall’Assemblea regionale siciliana e della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, è stato notificato atto stragiudiziale di diffida a provvedere all’iscrizione del disegno di legge n. 611 al primo punto all’ordine del giorno della prima seduta utile dell’Ars, entro 30 giorni dall’inoltro dell’atto, di cui viene allegata copia.

L’onorevole SPEZIALE interviene per ribadire le valutazioni espresse in occasione del precedente dibattito sull’argomento, svolto in Commissione prima della chiusura della sessione estiva. Stigmatizza il contenuto tassativo dell’articolo 40 della legge regionale n.1 del 2004 e dà lettura, in particolare, del comma 4 della predetta norma che recita:

Trascorsi sei mesi dall’assegnazione della proposta allaCommissione, senza che la stessa si sia pronunciata, la proposta è iscritta al primo punto dell’ordine del giorno della prima seduta dell’Assemblea regionale . Ricorda che i sei mesi cui la norma fa cenno sono scaduti lo scorso mese di marzo 2011 e sottolinea, pertanto, che il disegno di legge vada indiscutibilmente inserito, secondo il disposto della norma appena citata, all’ordine del giorno della seduta dell’Assemblea.

L’onorevole TORREGROSSA esprime condivisione con le osservazioni formulate dall’onorevole Speziale.

L’onorevole CRACOLICI dichiara che, a prescindere dalla mancata osservanza di apposite procedure prescritte dal legislatore regionale, in materia di proposte di legge di iniziativa popolare, su cui ritiene di non potersi esprimere, non avendone adeguata conoscenza, il presente disegno di legge è improponibile, in quanto si pone in netto contrasto con gli obiettivi che in questo momento si intendono perseguire, dibattendosi in tutta Italia sui metodi più idonei ed efficaci a ridurre i sistemi di intermediazione politica. L’istituzione di una nuova provincia, rimarca, si porrebbe invece in netta antitesi con le finalità oggi perseguite in tutto il Paese, essendo aperto il dibattito a livello nazionale sulla proposta di soppressione degli enti intermedi.

IL PRESIDENTE, anche a nome dei deputati presenti, esprime condivisione con le osservazioni formulate dall’onorevole Cracolici. Non avendo altri deputati richiesto di intervenire, dichiara chiusa la discussione generale e passa all’esame dell’articolato del disegno di legge n. 611.

Pone, separatamente, in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 sui quali la Commissione esprime voto contrario.

Pone, dunque, in votazione finale il disegno di legge. Alla votazione prendono parte, oltre al Presidente, gli onorevoli Cracolici (Pd), Di Guardo (Pd), Greco, Maira (Pid), Marziano (Pd)  (in sostituzione dell’onorevole Gucciardi del Pd), Speziale (Pd) e Torregrossa (Pdl).

LA COMMISSIONE esprime parere negativo sul disegno di legge, con il voto contrario, oltre che del Presidente, degli onorevoli Cracolici, Di Guardo, Greco, Marziano (in sostituzione dell’onorevole Gucciardi) e con l’astensione degli onorevoli Maira, Speziale e Torregrossa.

L’onorevole SPEZIALE interviene per dichiarare che la scelta dell’astensione non è connessa al merito ed ai contenuti del disegno di legge, ma è conseguente alla decisione adottata dalla Presidenza dell’Assemblea e dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari che, violando il disposto contenuto nell’articolo 40 della legge regionale n. 1 del 2004, ha rimesso all’esame della Commissione un disegno di legge che, ribadisce, avrebbe, invece, dovuto essere esaminato dall’Aula.

IL PRESIDENTE propone, dunque, la prosecuzione dell’esame del disegno di legge nn. 790-52/A-778-779-784 Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto recante ‘Modifiche all’articolo 3 dello Statuto della Regione siciliana, in materia di riduzione dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana’, posto al quarto punto all’ordine del giorno. Invita gli uffici a distribuire la documentazione contenente i dati utili alla più adeguata istruttoria del disegno di legge, secondo quanto stabilito prima della sospensione antimeridiana dei lavori della Commissione.

Non avendo alcun deputato richiesto di intervenire, dichiara chiusa la discussione generale e passa all’esame degli emendamenti presentati…

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