Debiti, “è disfunzione strutturale”: Grisanti, “Cambiare approccio sul contenzioso”

 
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Grisanti presiede la commissione bilancio

Gela. Quello dei debiti fuori bilancio che pesano sulle casse del municipio è un capitolo ancora molto complesso da valutare e le cifre continuano ad essere consistenti. Soprattutto nel passato, la massa debitoria è cresciuta e ancora oggi in consiglio comunale tante sedute sono dedicate all’approvazione dei debiti, riconosciuti con sentenze ormai definitive. La commissione consiliare bilancio, che si è insediata nella nuova composizione poco prima della discussione degli atti finanziari, sta monitorando questi aspetti. Già prima di assumere il ruolo di presidente, il consigliere Pierpaolo Grisanti ha spesso sollevato la questione dei debiti e delle procedure per il riconoscimento. Non sempre, infatti, la documentazione trasmessa dagli uffici può ritenersi completa. La commissione (composta inoltre dai consiglieri Alessandra Ascia, Salvatore Scerra, Davide Sincero e Giuseppe Spata) ha chiesto una verifica anche con il segretario generale Loredana Patti. Chiaramente, però, i debiti, ormai coperti da sentenze esecutive, vanno riconosciuti. “Altrimenti, si creerebbe un danno erariale all’ente”, dice Grisanti. Secondo il presidente della commissione, su questi temi, l’approccio del Comune non è sempre stato immune da pecche, anzi. “Quella dei debiti fuori bilancio è una disfunzione strutturale – dice Grisanti – ancora oggi, siamo chiamati ad esprimerci su procedure maturate nel passato. Escludo che il problema sia quello delle somme che il Comune versa per pagare gli incarichi affidati ai legali che rappresentano l’ente. Bisognerebbe invece sostenere un’ottica deflattiva, che riduca il contenzioso. Ci vuole un approccio diverso”. Troppe volte, Palazzo di Città sceglie di andare in giudizio anche in cause, che percentualmente vengono perse, ad iniziare da quelle attivate per “insidie e trabocchetti” stradali. “Questo tipo di procedimenti si conclude sempre con la soccombenza del Comune, mi spingo a dire che avviene nel 99 per cento dei casi – aggiunge il presidente della commissione – sono anche i procedimenti più frequenti. Quindi, il Comune farebbe bene ad evitare ulteriori spese di giudizio, attraverso forme stragiudiziali, che vanno a limitare in maniera consistente i costi”.

Nonostante l’incidenza che questa voce continua ad avere sugli equilibri di bilancio, i tecnici sembrano certi di poterla gestire, senza andare troppo in difficoltà. Uno degli scogli più difficili sarà quello del rapporto con l’Ato Cl2 in liquidazione, che vanta un credito da oltre 16 milioni di euro nei confronti del municipio. “Una ricognizione su tutti i debiti fuori bilancio – aggiunge ancora il presidente Grisanti – l’ente l’ha fatta. Ci sono dati precisi, da questo punto di vista. Noi proseguiamo l’attività di controllo, che è quella che spetta alla commissione”.

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