Deleghe, gli assessori attendono scelte Greco: domani vice a Roma con l’Anci

 
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Gela. Il sindaco Lucio Greco, che domani sarà a Palermo per un incontro con l’assessore regionale all’energia Daniele Baglieri, pare non abbia ancora sciolto il nodo delle deleghe da affidare agli assessori riconfermati e all’ingegnere Giovanni Costa, unico volto nuovo dopo l’azzeramento. Gli assessori non hanno avuto indicazioni e il sindaco, venerdì scorso durante la presentazione della giunta riconfermata, ha comunque preannunciato che non ci saranno molte variazioni rispetto all’assetto pre-azzeramento. Probabilmente, i dubbi maggiori ruotano intorno alla delega all’ambiente e ai rifiuti, che in questa fase pesa ancora di più, viste le tante emergenze che toccano il servizio e la discarica Timpazzo. Il sindaco, dopo le dimissioni dell’ex assessore Grazia Robilatte (conseguenza diretta del divorzio politico dal Pd), ha scelto di non affidarla, mantenendola sotto la sua diretta gestione amministrativa. Da quanto emerge, al di là della delega ai rifiuti, non dovrebbero comunque esserci troppi cambiamenti, anche per evitare nuove fibrillazioni, con una crisi politica chiusa da meno di una settimana.

Sempre domani, invece, il vicesindaco Terenziano Di Stefano, delegato dall’avvocato Greco, sarà a Roma. L’amministrazione comunale aderisce alla mobilitazione dell’Anci Sicilia, per rivendicare più risorse, anche nell’ottica dell’uso dei fondi del Pnrr. Di Stefano, riconfermato vicesindaco, sarà nella capitale, a supporto della mobilitazione. Tanti Comuni dell’isola, anche di grandi dimensioni, fanno fatica a garantire gli equilibri di bilancio e non hanno ancora provveduto ad approvare gli strumenti finanziari. Pericolo superato in municipio, con il bilancio di previsione approvato prima della pausa estiva, così come gli altri atti finanziari. Secondo l’Associazione dei Comuni siciliani, con una situazione finanziariamente drammatica, è utopistico pensare di erogare servizi ai cittadini e alle imprese. Diventa quasi impossibile ipotizzare l’uso efficace delle risorse della Programmazione Comunitaria 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per l’Anci Sicilia, le  norme previste dalla legge di stabilità non risolveranno in alcun modo le criticità. “Se ci sarà la possibilità di intervenire – dice brevemente Di Stefano – richiamerò le difficoltà che anche il nostro Comune attraversa ogni giorno, per un numero di rup limitatissimo, che spesso mette a rischio non solo i progetti ma anche i fondi che faticosamente si riescono a reperire. Serve più personale, anzitutto per le progettazioni”. I Comuni dell’isola, tra le altre cose, chiedono l’assunzione di figure professionali qualificate, in deroga alle disposizioni vigenti.

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