Delitto Di Francesco, trovate tracce biologiche vicino all’auto

 
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Riesi. Una piccola macchia di sangue sul luogo del delitto. Una chiazza rossa che potrebbe essere la chiave dell’omicidio di Piero Di Francesco. Una traccia di sangue è stato trovata nelle vicinanze dell’auto, sulla quale venne bruciato il corpo dell’imprenditore il 9 gennaio.

Una prova indiziaria che potrebbe essere decisiva o fornire soltanto ulteriori elementi per l’indagine. La macchia di sangue potrebbe, infatti, appartenere all’assassino e fornire così un codice genetico ben preciso. Un Dna da estrapolare e analizzare per dare un nome all’autore. La traccia biologica ritrovata potrebbe però appartenere anche all’imprenditore. Risultato che comproverebbe la possibilità di una colluttazione, avvenuta, quel tragico giorno, tra il giovane ed il suo carnefice, prima del rogo. Ieri,  la macchia di sangue è stata analizzata dai carabinieri del Ris di Messina. Al vaglio degli esperti del reparto investigazioni scientifiche, anche altri reperti come il bidoncino e alcuni oggetti, ritrovati nel piazzale della rimessa dell’azienda.

Sotto la lente di ingrandimento dei Ris possibili impronte lasciate sul tappo del bidoncino di carburate, rinvenuto vicino la mercedes e sui reperti sequestrati. Dalla perizia sulle due auto, la mercedes e l’Opel Meriva potrebbero arrivare ulteriori elementi. Ora si attendono i risultati dell’esame sulla macchia di sangue. Una traccia che potrebbe dare una svolta alle indagini o infittire ancor di più il mistero, su quello che sembra un vero e proprio giallo. Un’inchiesta che non vede ancora nessun indagato e che prosegue nel massimo riserbo. Nessun nome, nessun iscritto al momento compare sul registro degli indagati.

Per ora il fascicolo aperto dagli inquirenti resta contro ignoti. I carabinieri, coordinati nelle indagini dal Tenente Colonnello Massimo Giaramita, però, stanno valutando attentamente la posizione di alcune persone. I militari indagano a tutto campo per risolvere il caso e ricostruire dettagliatamente dinamica e movente dell’omicidio. Un delitto consumatosi in pochi minuti, nella mattinata di un freddo giorno di gennaio. È ipotizzabile che l’uomo abbia trovato sul posto il suo carnefice, anche se non può escludersi che a compiere il delitto siano state due persone.

Tanti i particolari della vicenda e gli elementi ritrovati sul luogo dell’ assassinio da chiarire.  Tutti tasselli concatenati di un puzzle da ricomporre minuziosamente. Adesso, si attendono i riscontri scientifici, che potrebbero dare una svolta decisiva alle indagini.

 

 

 

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