Dem ancora con Greco, Di Cristina: “Convergenza politica ma con equilibrio di rappresentanza”

 
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Di Cristina conferma i tanti dubbi sulla tenuta politica dei pro-Greco

Gela. Al Pd, e più in generale ai partiti, il sindaco Lucio Greco non vuole rinunciare, ma dovrà stare attento a garantire un equilibrio di rappresentanza. La delegazione dem è stata ricevuta in municipio, nel tardo pomeriggio. Il confronto è aperto. C’era ovviamente il segretario cittadino Peppe Di Cristina, insieme al deputato regionale Giuseppe Arancio, ai consiglieri comunali Alessandra Ascia e Gaetano Orlando e al presidente Claudia Caizza. Pare sia stato Di Cristina a volere che la delegazione fosse al completo. Qualche parola, al termine dell’incontro, la concede. “C’è un’ampia convergenza con il sindaco – dice Di Cristina – e mi riferisco sia al programma che alle prospettive amministrative. Noi continueremo a fare da ponte tra il governo e la città, mettendo anche a disposizione i riferimenti regionali”. La visita istituzionale del ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, arrivato negli scorsi mesi a Palazzo di Città, ha rafforzato i dem e anche Greco sembra convinto che il filo diretto con Roma non possa essere interrotto. I democratici, sul tavolo del sindaco, hanno messo una serie di priorità. Dalla necessità di garantire una visione industriale del tessuto economico alle bonifiche, passando da rapporti chiari con Eni. Sono del resto parametri programmatici che Di Cristina ha sempre posto in cima ai pensieri del suo partito. Anche lui lo ribadisce. “Di assessorati non abbiamo parlato – aggiunge – è stata una discussione sui temi. E’ chiaro che per noi va comunque garantito un criterio di equilibrio nella rappresentanza”. Non lo dice espressamente, ma si capisce che in un’ottica strettamente politica non accetterebbe uno squilibrio tra partiti in giunta.

Se secondo assessorato non deve essere, allora la stessa misura andrà attuata con gli altri partiti che stanno nella coalizione “arcobaleno”, a cominciare da Forza Italia, ma senza trascurare le liste più di peso che appoggiano il sindaco (adesso c’è anche l’Udc). I dem hanno deciso di continuare l’equinozio politico con l’avvocato, ma non vogliono vedersi scavalcare. Come già anticipato negli scorsi giorni, Di Cristina e i suoi (salvo improbabili sorprese) punteranno ancora sull’assessore Grazia Robilatte.

1 commento

  1. Nel rispetto della rappresentanza equilibrata , al PD con gli appena 2000 voti, ci toccherebbe meno di un assessore. Di Cristina, speziale & c. , Che cercate ancora?

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