Democrazia partecipata, vince la proposta per una stanza sensoriale per bimbi autistici

 
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Gela. Il progetto presentato da Salvatore Franco ha ottenuto il maggior numero di voti ed è stato scelto al termine del progetto di democrazia partecipata.

L’obiettivo è quello di realizzare ed allestire uno spazio Snoezelen (forma di terapia per persone con autismo) all’interno dei confini comunali, una stanza multisensoriale come ambiente progettato per il benessere per un importo di. 60 mila euro. Sarà il Comune a realizzare in pratica il progetto.

Salvatore Franco, videomaker molto noto in città, è anche papà di un bambino autistico di 7 anni che sin dal momento in cui ha avuto la certezza della diagnosi per il figlio non ha smesso un attimo di trovare le migliori condizioni ideali per farlo crescere.

Ma cosa è lo spazio Snoezelen?

L’ambiente Snoezelen utilizza fonti luminose (tubo “a bolle”, proiettore di immagini, fibre ottiche di vario tipo), musica rilassante e/o intermittente, pavimento e soffitto multicolore o con fibre ottiche, pannelli “vibranti” o interattivi, superfici tattili, poltrone oscillanti e letti vibranti (anche a tempo di musica) o “ad acqua”, diffusore di essenze profumate.
L’uso di questi ambienti di stimoli quali il colore, la musica, gli aromi e le immagini  può aiutare da una parte a relazionarsi ad interagire con gli altri e, dall’altra, a ridurre gli stati di agitazione favorendo il rilassamento e il riposo.

Questa stimolazione è efficace soprattutto quando le funzioni che permettono una vita attiva e di relazione si riducono e anche quando i farmaci specifici non funzionano più e diventano sempre più evidenti sintomi quali l’agitazione, l’insonnia, la depressione e l’apatia.

L’esperienza sensoriale offre un contesto piacevole in cui sperimentare attività rilassanti e stimolanti possono essere pienamente gradite.
La stimolazione multisensoriale non va quindi considerata come un metodo per insegnare specifiche abilità ma una opportunità per perseguire il benessere psicologico e generale. In città anche vicine come Caltagirone questo spazio è stato già sperimentato ed attuato.

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