Depuratore di Macchitella, dopo oltre due anni chiusi i lavori: scattò l’inchiesta dei magistrati

 
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Gela. I lavori, come da capitolato d’appalto, sarebbero dovuti durare non più di nove mesi. Conclusi i lavori. Ad oltre due anni dalla firma del contratto, invece, si chiude il primo intervento di manutenzione straordinaria del depuratore di Macchitella. Attività che sono servite ad adeguare la portata di un sistema non più in grado di sostenere gli scarichi di un’utenza decisamente maggiore rispetto ai progetti originari. L’impianto venne realizzato, almeno all’inizio, per depurare solo i reflui prodotti dai residenti di Macchitella. Nel corso del tempo, invece, ha dovuto sostenere gli allacci di altri complessi residenziali intanto costruiti nella zona e non solo. Aree residenziali sorte senza la disponibilità di propri impianti di depurazione nonostante le autorizzazioni rilasciate fossero condizionate proprio alla costruzione di sistemi di questo tipo. Così, i lavori da quasi tre milioni di euro appaltati al consorzio romano Valori si sono chiusi. Ad operare all’interno del cantiere di Macchitella sono stati gli operai della società subappaltatrice, la catanese Di Maria costruzioni. Il depuratore di Macchitella, però, continua a rimanere sotto vigilanza.

L’inchiesta e il sequestro. Dopo l’inchiesta chiusa nel maggio di tre anni fa dai magistrati della procura e l’avvio del processo a carico di cinque funzionari del gruppo Caltaqua che gestisce il sistema di depurazione, permane un provvedimento di sequestro. “Valuteremo il tipo d’intervento completato nel cantiere di Macchitella – spiega il sindaco Domenico Messinese – ovviamente, fino a quando rimarrà in vigore il provvedimento di sequestro, non avremo alcuna competenza diretta”. I lavori vennero appaltati dai funzionari dell’ufficio del commissario delegato per l’emergenza bonifiche e tutela delle acque della regione. L’inchiesta dei magistrati della procura, dopo le verifiche condotte dai militari della capitaneria di porto, mise in luce un presunto meccanismo incentrato sullo scarico nel torrente Gattano di reflui non depurati. Con queste accuse, a processo sono finiti funzionari e tecnici del gruppo Caltaqua.

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