Depuratore, fondi sollevamento e collettore tagliati dal Patto Sud: “Trasferiti al Poa”

 
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Il depuratore di Macchitella

Gela. Negli uffici regionali, con l’impulso partito dal dipartimento acqua e rifiuti, si è provveduto a riorganizzare i fondi destinati a più progetti, che riguardano anche la depurazione. In città, lo scorso anno, è stato finanziato l’intervento per il completamento della rete idrica a Manfria (anche se i lavori non sono ancora iniziati). Si attende, inoltre, che proprio Palermo completi gli ultimi passaggi burocratici e di verifica per l’ampliamento del depuratore di Macchitella. Con una delibera della giunta regionale, intanto, si è preso atto della riorganizzazione dei fondi e un milione e mezzo di euro, destinato al progetto “sollevamento e collettore all’impianto di depurazione di Macchitella”, non arriverà più dal programma del Patto per il Sud (con programmazione Fsc 2014-2020) ma direttamente da un’altra voce di spesa, quella del Piano operativo ambiente. Le somme destinate al progetto vengono tagliate dall’elenco del Patto per il Sud e trasferite al Piano operativo ambiente, stando alla disposizione degli uffici palermitani senza alcuna rideterminazione dell’ammontare.

Le risorse liberate sono state già riproposte per altri progetti, in diverse aree dell’isola. Il Piano operativo ambiente dovrà invece assicurare quelle per i lavori del sistema di sollevamento e del collettore con il depuratore di Macchitella. Alla base, c’è un accordo di programma quadro, che nel novembre di un anno fa è stato firmato dal dipartimento acqua e rifiuti, dal Ministero della transizione ecologica e dalle Assemblee territoriali idriche di Caltanissetta ed Enna. Proprio l’Ati nissena, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, sta cercando di chiudere tutte le procedure per i finanziamenti, destinate a progetti che anche in città attendono di vedere la luce ormai da anni.

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