Di Blasi sospeso dopo un comizio: “Sanzione Comune illegittima, pagare le retribuzioni”

 
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Di Blasi durante uno dei comizi

Gela. La sospensione dal servizio e il blocco della retribuzione per sei mesi furono sanzioni illegittime. L’ha deciso il giudice civile del tribunale, al quale si sono rivolti i legali di Saverio Di Blasi, dipendente comunale che quattro anni fa, durante l’amministrazione dell’ex sindaco Domenico Messinese, fu destinatario del provvedimento. Una decisione maturata dopo un comizio pubblico che Di Blasi tenne, visto che da anni guida l’associazione “Aria Nuova” e ha più volte denunciato abusi ambientali e illeciti nella pubblica amministrazione. Secondo i funzionari del Comune che avanzarono la richiesta di sanzione, Di Blasi nel comizio aveva “attaccato il sindaco e il vicesindaco in maniera tale da portare discredito all’attività amministrativa e dell’ente”. Così, venne irrogata la sanzione. Gli avvocati di Di Blasi, i legali Gionata Virga e Seba Virga, hanno però contestato del tutto la fondatezza della sospensione, sollevando l’esistenza di violazioni, ad iniziare dal rispetto dei termini previsti dalla normativa in materia e ritenuti violati da Palazzo di Città. Il giudice del lavoro Vincenzo Accardo ha accolto proprio le ragioni dei legali di Di Blasi, in tema di violazione dei termini della procedura di irrogazione della sanzione e della successiva sospensione. Non vennero rispettati i 120 giorni.

Elementi che hanno indotto il magistrato a dichiarare illegittima la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. Il Comune dovrà versare a Di Blasi le somme non percepite durante il periodo della sanzione.

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