Di Cristina, “Asp fornisca gratuitamente mascherine ai lavoratori e a chi non può permettersele”

 
1
Per Di Cristina centralità "alle persone"

Gela. Con l’emergenza in atto ci si è resi conto dell’assoluta insufficienza delle dotazioni di protezione. Le mascherine sono quasi introvabili e anche le strutture sanitarie fanno fatica ad averne a sufficienza. Secondo il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, proprio in una fase difficile come questa nessuno può essere lasciato indietro. “Le mascherine sono un presidio essenziale – spiega – l’Asp dovrebbe da subito attivarsi, anche attingendo alle risorse straordinarie che sono state stanziate, così da metterle a disposizione, gratuitamente, ai lavoratori che non possono fermarsi neanche in queste settimane. Penso agli operatori dei supermercati e a quelli della raccolta rifiuti. Allo stesso tempo, le mascherine devono essere fornite a chi non può permettersele. Ci sono tanti indigenti che fanno fatica ad andare avanti. Un supporto non può mancare neanche a chi è solo e deve affrontare patologie pregresse. Se non ci sono possibilità finanziarie da parte dell’Asp, allora bisognerà chiedere un atto di solidarietà alle aziende del territorio e alla stessa politica”. Di Cristina guarda a come l’amministrazione comunale sta affrontando l’allerta. “C’è stata tempestività e anche i provvedimenti del governo nazionale e di quello regionale aiutano – conclude – in un periodo come questo non può esserci alcuna divisione politica. I Comuni stanno comunque rispondendo con molta preparazione alle direttive che giungono dalla prefettura”.

L’appello del segretario dem arriva mentre all’Ars il gruppo parlamentare del partito spinge per assicurare i tamponi anche agli operatori sanitari, così da accertarne le condizioni. “Serve un’azione di prevenzione con esami mirati come screening anticorpali e tamponi – ha spiegato il capogruppo Giuseppe Lupo – per tutelare la salute del personale che opera in ambito sanitario ed impedire la diffusione del contagio. Occorre inoltre recuperare ritardi e disfunzioni nella consegna di guanti, mascherine e tute, affinché gli operatori sanitari possano lavorare senza rischiare di compromettere la loro salute o di doversi sottoporre a quarantene che li sottrarrebbero alla cura degli ammalati in momenti di carenza di organico”.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here