Di Cristina: “Greco distante dalla città, un teatrino sulla giunta e interesse ai posti”

 
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Il segretario dem Peppe Di Cristina

Gela. “Il sindaco? Distante dalla città e sull’azzeramento ha perso un’occasione. E’ imbarazzate che si parli solo di posti e manca invece una visione della città”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, come a livello cittadino hanno fatto i rappresentanti del partito, si schiera agli antipodi della giunta Greco, appena riconfermata praticamente in blocco. “Siamo distanti mille anni – dice – altro che discontinuità amministrativa, il sindaco ha perso un’occasione e la città non meritava questo teatrino. Sono stati riconfermati tutti gli assessori, con i relativi partiti di riferimento. Vorrei capire come farà il sindaco a sostenere la battaglia su Timpazzo, avendo in giunta i partiti che hanno autorizzato l’aumento dei conferimenti? Come potrà contestare i definanziamenti della Regione, avendo come alleati quelli che li hanno disposti?”. Il segretario democratico, inevitabilmente, è stato toccato dalla fase di riflessione politica dell’avvocato, che lo ha portato a riparlare anche con i dirigenti dem. La risposta del Pd, cittadino e provinciale, è stata netta, con il no a ritentare la formula del governo cittadino, soprattutto con la presenza dei partiti che a Palermo supportano Musumeci. Greco, facendo il “diario” delle tre settimane di crisi politica, ha spiegato che si sarebbe aspettato più collaborazione, anche dall’opposizione, avendo avuto colloqui con Pd e Movimento cinquestelle. “Hanno preferito, legittimamente, dare precedenza agli interessi di partito”, ha detto il primo cittadino. “Greco ha ragione – continua Di Cristina – quando dice che c’è chi ha dato priorità agli interessi di partito. Credo, però, che si riferisca alla sua giunta e alla maggioranza, visto che ognuno ha avuto come unico interesse quello di salvaguardare il proprio posto”. Anche sul documento programmatico ancora non siglato dall’alleanza del sindaco, Di Cristina nota diverse incongruenze. “Come si fa a presentare una giunta, sostanzialmente uguale a quella precedente – dice ancora – senza che ci sia un accordo sul documento per il rilancio? Tutti gli alleati del sindaco vogliano appoggiarlo per un secondo mandato? Dov’è il progetto? Dov’è la visione futura di una città, che è in difficoltà? A noi, interessano i temi, non i posti o i sottogoverni”.

Ci sono impegni istituzionali che secondo il segretario del Pd non possono essere trascurati e, come ha fatto Greco, cita anche il Contratto istituzionale di sviluppo. “Il Cis è stato proposto dal governo Conte e non certo dal sindaco – conclude – vorrei ricordargli che per attivarlo, serve un accordo con più Comuni del territorio. Bisogna avviare tavoli pubblici, con tutte le parti sociali, Sicindustria e i sindacati. Ripeto, la vera sfida si gioca sui temi e il Pd sta lavorando all’alternativa a Greco, insieme al Movimento cinquestelle. E’ questa la nostra linea”. Probabilmente, quelle degli scorsi giorni, sono state le ultime interlocuzioni, semiufficiali, tra l’avvocato Greco e i dem, che ormai sono all’opposizione e hanno archiviato l’intesa elettorale di due anni fa.

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