Di Cristina incontra Provenzano, contatti con Greco ai minimi: si stringe su segreteria

 
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Di Cristina partecipa all'incontro con Provenzano (immagini di repertorio)

Gela. Probabilmente, ne approfitterà per avere ulteriori delucidazioni sul congresso cittadino, confrontandosi con il segretario regionale Anthony Barbagallo. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, oggi è impegnato in un incontro, convocato direttamente dai vertici dem siciliani. Una segreteria regionale, ma allargata ai rappresentanti provinciali e ai deputati all’Ars del partito. Insieme a loro, il ministro Giuseppe Provenzano, che farà il punto sulla crisi politica in atto, che potrebbe anche fargli perdere la guida di un dicastero, in questi mesi politicamente strategico anche nei rapporti tra i dem locali e il sindaco Lucio Greco. L’ultima tappa è stata quella del Contratto istituzionale di sviluppo, che però rischia di impantanarsi, proprio per lo stop imposto dalla crisi di governo. Di Cristina attende di chiudere il cerchio del congresso cittadino. Sul nome di Guido Siragusa, che dovrebbe subentrargli alla guida del partito, pare manchino solo gli ultimi incastri, così da avere un Pd unitariamente schierato sulla sua candidatura. Il segretario provinciale aspetta indicazioni da Palermo, per ufficializzare la data di un congresso locale che si sarebbe dovuto tenere già entro fine gennaio. E’ inevitabile che i democratici, sempre più opposizione alla giunta in consiglio comunale, stiano anche vagliando le linee da seguire nei rapporti politici con l’amministrazione. Da mesi, i due consiglieri Gaetano Orlando e Alessandra Ascia, su atti molto sentiti dalla giunta, alzano le barricate e l’ultimo esempio, solo in ordine di tempo, si è avuto durante la discussione sul regolamento per l’alienazione dei beni comunali, con i democratici che alla fine non hanno partecipato al voto. Stesso copione, anche sul finire dello scorso anno quando si è trattato di valutare gli atti finanziari. I dem, in quel caso, si schierarono decisamente in controtendenza rispetto alla giunta. Tutte tappe che gli alleati di Greco non dimenticano affatto, spingendoli ad un veto netto su eventuali ipotesi di rientro del Pd in giunta. Di Cristina e i suoi referenti più stretti hanno preferito puntare su un’opposizione piuttosto rigida, non a caso i due consiglieri sono molto vicini al segretario provinciale. Pensare che la nuova guida del partito in città possa cambiare del tutto gli schemi, pare piuttosto difficile. Di Cristina ha voluto usare un doppio canale. Sul piano istituzionale, i dem si sono dimostrati collaborativi, “nell’interesse della città”, agevolando i rapporti istituzionali tra Provenzano e l’amministrazione comunale, anche dopo l’addio alla giunta.

In aula consiliare, è stata tutta un’altra storia e se ne sono accorti già da tempo i pro-Greco, che infatti guardano al Pd non certo con benevolenza politica. Negli ultimi giorni, pare che i contatti tra Di Cristina e Greco si siano interrotti, dopo che il sindaco ha usato toni piuttosto perentori, prendendo le distanze dall’atteggiamento dem sugli atti di giunta. Al momento, l’ipotesi di un rientro, magari con un azzeramento della giunta, non pare trovare grandi consensi, principalmente tra le fila dei pro-Greco. Qualche esponente locale dem, però, non ha ancora perso la speranza che la trama politica “arcobaleno” possa essere ripresa, ritornando nelle stanze di giunta.

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