Di Cristina lancia “Rigenerazione democratica”, è in assemblea: “Alternativi a chi vota Schifani e Lombardo”

 
0
Peppe Di Cristina

Gela. L’ex ministro Paola De Micheli ha indicato solo lui in Sicilia, per far parte dell’assemblea nazionale del Pd, come componente di diritto. La decisione è stata formalizzata dalla sua area e confermata dalla commissione. Già alla prima riunione di domenica, a Roma, ci sarà anche l’ex segretario provinciale e cittadino dem Peppe Di Cristina. Come componenti siciliani di diritto dell’assemblea, sono stati indicati inoltre i parlamentari Ars Antonello Cracolici e Caterina Chinnici. Per Di Cristina, che al primo turno delle primarie democratiche ha portato alla vittoria in città proprio la mozione De Micheli, si aprono le porte dell’assemblea del partito, che dà accesso anche alla direzione regionale. “E’ un riconoscimento politico molto importante e ringrazio Paola De Micheli per avermi scelto – spiega – avere un ruolo nell’assemblea nazionale sarà sicuramente un’opportunità per stare nel dibattito del partito e per partecipare alle scelte”. A conclusione delle primarie, sul territorio l’elezione all’assemblea è toccata all’avvocato Claudia Caizza, vicina all’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, e in lista con Elly Schlein. Di Cristina, intanto, è pronto a varare “Rigenerazione democratica”. L’associazione politica, riconosciuta dal Pd, partirà in città a maggio. “Abbiamo diverse adesioni, anche di chi ha votato Schlein – continua – è un’opportunità che diamo ai più giovani. Una corrente? Assolutamente, no. Il partito è uno solo e si decide all’interno del partito”. La vittoria locale di Schlein, per molti potrebbe aver segnato una tappa nuova negli equilibri interni del gruppo locale. Il segretario Guido Siragusa e la dirigenza giovane hanno sostenuto il neo segretario nazionale. Di Cristina, invece, dopo aver supportato De Micheli, ha scelto il voto per Stefano Bonaccini. “Non mi piace parlare di epurazioni – dice ancora – io votavo Cuperlo quando Renzi ottenne più del settanta per cento di preferenze. Ero con Orlando quando lo stesso Renzi superò il cinquanta per cento. L’unico voto che ha premiato il candidato scelto l’ho dato a Zingaretti. Nonostante questo, ho ricoperto cariche importanti nel partito. Ci sono temi dei quali parla il segretario Schlein che sono anche miei temi. Ha subito spiegato che si deve ripartire dal partito. Io sono sempre stato un militante, indipendente dai ruoli”. L’ingresso nell’assemblea nazionale, come componente di diritto dell’area De Micheli, dà comunque un primo approdo a Di Cristina, che tanti hanno visto in difficoltà a seguito del mancato raggiungimento del seggio all’Ars e dei successivi accadimenti interni. L’ex segretario però non si sente affatto isolato. “Io spero che gli elettori di Schlein, così come quelli di Bonaccini che non l’hanno ancora fatto, si tesserino, diventando parte integrante del Pd”, spiega. Nessun riferimento ad una possibile corsa interna per la leadership locale, nell’ottica delle prossime amministrative. Di Cristina, però, una linea di demarcazione pare l’abbia già ben chiara.

“Mi pare difficile accettare alleanze con chi ha votato Lombardo e Schifani. Penso che il Pd debba essere nettamente alternativo alle due destre, quella che ha sfiduciato Greco e quella che invece è ancora con il sindaco – prosegue – devo dire che sono stato contattato da esponenti del Movimento cinquestelle ma ho sempre detto che la trattativa devono farla le delegazioni dei partiti. Il Pd deve essere aperto a tutte quelle realtà politiche che sono nettamente distanti da Schifani, Lombardo e Cuffaro, a livello regionale, e da Meloni e Salvini, sul piano nazionale”. Non pare assolutamente intenzionato a porre veti al dialogo con i cinquestelle né si è mai posto il problema di mettere barriere nel confronto con il laboratorio “Progressisti e rinnovatori”, fondato da Donegani. “Non capisco invece quei consiglieri che criticano pesantemente il sindaco Greco ma non votano la sfiducia – conclude – la situazione è grave. Non c’è bilancio e non si sa nulla dei numeri del municipio. C’è un’indagine in corso sulle royalties. La questione morale è sempre più evidente. Non capisco come si faccia a mantenere questo carrozzone”. Di Cristina riparte e lo fa con scelte che sicuramente la segreteria cittadina dovrà iniziare a prendere in esame.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here