“Di Dio ha sempre avuto solo interesse all’assessorato”, Gnoffo: “Lui e Incardona yes men”

 
0
La forzista Nadia Gnoffo

Gela. Tutta l’attenzione dell’amministrazione comunale è rivolta alla crisi finanziaria del municipio, in una fase veramente molto complessa. Le forze politiche che sono all’opposizione, in questi ultimi giorni, sono tornate a spingere, anche per una fine anticipata dell’esperienza Greco. L’avvocato non ha alcuna intenzione di recedere e i consiglieri più vicini al progetto hanno alzato le difese politiche. Ieri, l’indipendente Luigi Di Dio e l’assessore Salvatore Incardona (ritornato nell’orbita Udc) hanno risposto in maniera dura alle affermazioni del parlamentare Ars Michele Mancuso, ex sostenitore del progetto Greco ma ora all’opposizione insieme a Forza Italia. Le loro parole vengono respinte dall’ex assessore Nadia Gnoffo, a sua volta uscita dalla giunta insieme al gruppo azzurro. L’ex guida del settore servizi sociali si è sentita chiamare in causa da Di Dio, che ha parlato di “inefficienti” garantiti da Mancuso. “Credevo di aver ampiamente chiarito le reali intenzioni del consigliere Di Dio e la sua totale inadeguatezza in consiglio oltre alla evidente bassezza politica in ogni suo intervento. Speravo di non dover ulteriormente replicare ma le sue continue velenose affermazioni sul mio operato mi costringono, ancora una volta, a fare chiarezza sul suo modus operandi, lontano anni luce dal mio, e sul suo finto ingresso in Forza Italia con la sola ambizione di ottenere, a tutti i costi, un posto in giunta attraverso la nomina della Caruso. Non posso certamente esimermi dall’evidenziare che il consigliere Di Dio, che non ha mai fatto ingresso negli uffici dei servizi sociali se non per ragioni strettamente personali, a vantaggio di qualche sua conoscenza, non si è mai interessato dei problemi che riguardavano l’intero settore che ho amministrato con grande impegno e spirito di abnegazione – dice Gnoffo – soprattutto nel periodo di emergenza pandemica, che ci ha visti coinvolti in prima linea nell’aiutare i più deboli. Non ricordo una sola proposta del consigliere Di Dio, se non la continua richiesta di ottenere un posto in giunta e le sue continue minacce di uscire dal partito se ciò non fosse accaduto. Al consigliere non interessavano i tanti progetti a favore dei detenuti, delle donne vittime di violenza, dei più fragili e dei disabili. Il consigliere Di Dio ha dimostrato di avere un solo obiettivo e i fatti lo dimostrano. Ma lo ha fatto nel peggiore dei modi. Ho assistito a teatrini in consiglio che offendevano non solo il mio ruolo istituzionale ma la nostra comunità. Accuse infondate, le sue, contro il partito che lo ha accolto nonostante le sue chiare intenzioni. Di Dio dimentica o fa finta di non ricordare, che proprio il sindaco non ha mai voluto Caruso in giunta, nonostante il suo nome, sostenuto fortemente dal loro padre spirituale e politico, fosse stato presentato insieme ad altri in quota Forza Italia. Dopo l’uscita di Forza Italia dalla giunta il sindaco si è visto costretto a cedere alle pesanti pressioni del consigliere”. L’ex assessore rivendica la “coerenza” delle scelte di Forza Italia, che non si riconosceva più nella linea amministrativa del primo cittadino, tanto da aver lasciato la giunta. “L’evoluzione dei fatti li conosciamo tutti. Forza Italia ha sempre dimostrato di voler continuare a lavorare per la città a prescindere dal posto in giunta. Quella giunta in cui non si riconosceva più e dalla quale ha preso le distanze. Abbiamo dimostrato coerenza e serietà e, soprattutto, abbiamo raggiunto obiettivi importanti affrontando tematiche sociali di grande rilevanza. Il consigliere Di Dio che mi ha definito nulla cosmico – dice ancora Gnoffo – e continua ad attaccarmi, quasi con ossessione, definendomi ora inefficiente, cosa dice adesso sul settore servizi sociali? Nulla. Questo avviene per opportunità politica”. L’esponente forzista va oltre ed è certa che le ultime uscite pubbliche dei pro-Greco contro Mancuso siano solo dovute alla volontà del primo cittadino. Per Goffo, Di Dio e Incardona agiscono come “yes men”.

“So per certo che l’attacco del consigliere non è casuale. Da buon yes man, per mantenere quel posto in giunta, avrà assecondato la richiesta del sindaco di difendere la sua posizione contro quella del deputato. Così ha fatto il consigliere Incardona. Attacchi gratuiti quelli dei consiglieri contro l’onorevole Mancuso, solo per dimostrare assoluta fedeltà al sindaco e al solo fine di mantenere quel posto, da loro tanto ambito. È del tutto evidente che lo hanno fatto senza alcuna cognizione e senza ben comprendere quanto tecnicamente rappresentato dal deputato sulla vicenda delle royalties. Forza Italia – conclude Gnoffo – sta lavorando insieme all’assessore regionale all’economia per superare concretamente tutti gli ostacoli e lo fa senza troppi inutili proclami. Mi permetto di suggerire al consigliere Di Dio di impegnarsi a lavorare per la città, se ci riesce, senza impiegare altro tempo a sputare veleno attraverso attacchi gratuiti e pretestuosi contro un partito che, involontariamente, gli ha offerto la tanto ambita opportunità di amministrare la città consentendogli un ritorno alle vecchie logiche politiche che l’assessore inefficiente non ha mai condiviso”. Come già accaduto quando gli azzurri si sono congedati da Greco, Gnoffo ribadisce che l’unica vera ragione alla base dell’attuale sostegno degli alleati al progetto amministrativo è solo quello di garantirsi un posto in giunta, anche in un periodo di fortissime fibrillazioni finanziarie.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here