Di Dio, “su emergenza Covid e fase due da opposizione solo sciacallaggio e discorsi da bar”

 
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Luigi Di Dio spiega di non considerare il Pd "maggioranza"

Gela. Dopo il consiglio comunale monotematico di giovedì, si dovrebbe passare alla costituzione di un tavolo tecnico, tra politica e parti sociali, che avrà il compito di definire la fase due per la ripresa economica. Le divergenze non sono mancate, almeno rispetto alla “ricetta” da adottare per evitare di sprofondare ancora di più, in un territorio da decenni debilitato da una crisi continua. La seduta monotematica l’avevano richiesta i consiglieri di Forza Italia Luigi Di Dio e Carlo Romano. “Abbiamo voluto accendere un riflettore su una problematica importante e delicata – dice Di Dio –  le forze in campo, se ne hanno voglia, possono riuscire a dare contributi forti e praticabili mettendo da parte contrasti e appartenenze, con un confronto serrato e proficuo, senza in nessun modo impegnare il tempo di nessuno inutilmente. Durante il dibattito sono emersi tantissimi contributi praticabili, ma soprattutto tanto entusiasmo nel mettersi a disposizione del territorio attraverso un documento corposo e serio prodotto da più forze politiche e dalle commissioni consiliari”. Di Dio attende l’avvio del tavolo tecnico, indicato nell’atto di indirizzo approvato dall’assise civica, ma non condivide le scelte dell’opposizione. Molti consiglieri non di maggioranza hanno deciso di non votare il documento finale.

“Alcuni consiglieri di opposizione hanno perso l’occasione per dare un contributo alla discussione – aggiunge – da settimane invocano di essere coinvolti, ma era solo strategia politica. Non ne avevano minimamente l’interesse, perché privi di contenuti nella forma e nella sostanza. Durante il consiglio monotematico e sui media, solo critiche di basso profilo e sciacallaggio mediatico. Ci saremmo aspettati contributi fattivi e risolutivi, visto il loro grande e continuo interessamento sulle pagine social e sulle testate giornalistiche, invece si sono limitati a discorsi sempliciotti da bar, privi di proposte e contenuti. Mi auguro che soprattutto  le segreterie dei partiti di centrodestra possano riflettere sul taglio politico-istituzionale che i loro eletti hanno ritenuto di dare ad un tema così delicato e importante”. Lo scontro politico, anche sull’emergenza Covid, è chiaramente aperto e il gruppo del sindaco, per ora, fa quadrato, almeno nei confronti del drappello di opposizione.

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