Di Maio stringe per l’accordo di programma? Sindacati: “Con 25 milioni è una scelta irresponsabile”

 
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Il ministro Di Maio con i lavoratori dell'indotto durante le proteste di quattro anni fa

Gela. La possibile chiusura dell’iter dell’accordo di programma, che potrebbe essere sancita già nei prossimi giorni, continua a preoccupare la triplice sindacale di Cgil, Cisl e Uil. I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania da tempo sostengono che i soli venticinque milioni di euro messi a disposizione da governo e Regione non basteranno per un’area di crisi complessa che si estende a più di venti comuni. Il commissario Rosario Arena è stato convocato al Ministero dello sviluppo economico e la firma potrebbe essere imminente. “Riteniamo tale scelta un grande e profondo atto di irresponsabilità politica e istituzionale”, dicono i sindacalisti rispetto alla possibilità di una firma definitiva su un accordo ritenuto finanziariamente al ribasso. Ad inizio settimana, proprio Ignazio Giudice, appena rieletto segretario confederale della Cgil, ha parlato di “accordo truffa”, che andrebbe a favorire solo gli interessi di pochi imprenditori a fronte di un territorio che invece necessiterebbe di risorse assai maggiori.

In base alla stime fornite da Invitalia, che ha seguito la fase della call per la ricerca di proposte d’investimento, servirebbero fondi per almeno un miliardo di euro. Una linea differente invece è seguita dal segretario confederale dell’Ugl Andrea Alario, favorevole alla chiusura dell’accordo e all’avvio dei relativi investimenti, seppur coperti da soli venticinque milioni di euro. Ad agosto, dopo che l’ex amministrazione comunale del sindaco Domenico Messinese (poi sfiduciato) e la Regione raggiunsero l’intesa, la triplice sindacale parlò di una “vergogna”, proprio a causa delle risicate risorse finanziarie previste.

4 Commenti

  1. Non e’ che ora perdiamo anche i 25 milioni…ammesso che c’e’ li diano…non avete capito che Gela non ha alcun peso politico e sindacale a livello nazionale…per Roma siamo un insignificante puntino sulla carta geografica…nei tavoli istituzionali che contano non abbiamo uomini che portano avanti gli interessi di Gela…perche’ dovrebbero stanziare piu’ soldi per Gela e non per altre aree di crisi meglio rappresentate…SVEGLIAAAAAA

    • Sui sindacati ti do pienamente ragione o ci sono o non ci sono è la stessa cosa, ma sui politici ti ricordo che in questi 10 anni Gela a avuto politici con ruoli di governo e che potevano fare tanto per questa città e che in sicilia anno comandato mi riferisco a Crocetta, Federico, Speziale e altri il risultato e sotto gli occhi di tutti, anno demolito un paese e un territorio e non penso che a Gela realizzeranno qualcosa di buono per tutti non per l’interesse di uno due o dieci, tipo il porto e 20 anni che lo devono fare.

  2. Ma i sindacati .. chi.. quelli che hanno fatto i selfie con il bomba ?
    Quelli che non si sono mai messi davanti ai lavoratori licenziati dell indotto ?
    Quelli che permettono l ingresso dei lavoratori esterni lasciando fuori i lavoratori del bacino ?
    I sindacati che vanno a protestare al porto di Catania mentre ci sono poveri cristi (gelesi) che chiedono lavoro ?

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