Di Paola: “Non è certo che emendamenti royalties vengano trattati, collegato? Spesso affossato”

 
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Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola

Gela. La strategia dell’amministrazione comunale tesa ad evitare il dissesto finanziario dell’ente, come è ormai noto, dovrebbe passare anche dall’Assemblea regionale. Si attende di capire se uno degli emendamenti “sblocca royalties” possa approdare in aula ed essere approvato, per permettere l’uso dei fondi estrattivi, da destinare alla spesa e al tentativo di riequilibrare i conti. Oggi, alle 19, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti alla legge finanziaria. Sarà un dibattito molto lungo quello destinato a culminare con l’approvazione del documento di bilancio, che a questo punto potrebbe annoverare anche un intervento normativo sulle royalties, come proposto anche dall’amministrazione comunale. Emendamenti in tal senso sono stati annunciati sia dal parlamentare di Fratelli d’Italia Giuseppe Catania sia dal gruppo del Pd. Il vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola qualche dubbio ce l’ha. “Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti – dice – scadeva oggi alle 19. Quelli sulle royalties? Bisogna considerare che sarebbero comunque aggiuntivi e non è scontato che possano essere trattati in aula nel corso del dibattito sulla legge finanziaria. Sono emendamenti che non intervengono a modificare una norma già prevista nel testo del documento di bilancio, ma appunto aggiungono previsioni non presenti nel testo base. Cosa diversa, invece, sarebbe se un emendamento che tocchi il capitolo royalties venisse presentato direttamente dal governo regionale. In quel caso, verrebbe sicuramente trattato. Per questo motivo ho sempre detto che l’emendamento sulle royalties dovrebbe presentarlo il governo regionale”. Di Paola, che anche a seguito della carica di vicepresidente adesso ricoperta all’interno del parlamento siciliano, ha ben chiara la dinamica del percorso della legge finanziaria, non si sbilancia in previsioni neanche sull’eventualità che una “sblocca royalties” possa finire nel “collegato” alla finanziaria.

“Il collegato – aggiunge – è un diverso disegno di legge che segue un proprio percorso, con il passaggio in commissione e poi l’approdo in aula. Per esperienza, non ricordo molti collegati che abbiano visto la luce. Normalmente, vengono tutti affossati”. Il vicepresidente grillino tira le somme, seppur parziali, e non appare per nulla ottimista. “Per tutte queste ragioni – conclude – penso che la strada verso un intervento parlamentare sulle royalties sia sempre più in salita”.

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