“Dice di vedere la Madonna e teme di essere avvelenato”, assolto un operaio denunciato dall’ex moglie

 
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Gela. Assolto dopo la denuncia dell’ex moglie. La decisione è arrivata dal giudice Tiziana Landoni. La denuncia dell’ex moglie. Al centro del dibattimento, le accuse contro l’operaio Maurizio P. La sua ex, infatti, lo denunciò dopo non aver ricevuto il compenso stabilito dal giudice a seguito della loro separazione. Niente soldi né all’ex moglie né al figlio nato dalla relazione. A pesare sul verdetto d’assoluzione, sono state soprattutto le perizie mediche che hanno confermato la grave patologia psichica dalla quale è affetto l’imputato. Disturbi paranoidi che, addirittura, lo spingerebbero a sostenere di poter vedere la Madonna oppure a temere di sedere a tavola per non essere avvelenato. L’assoluzione, a seguito anche delle risultanze mediche, è stata chiesta dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro. I disturbi psichici non avrebbero permesso all’imputato di svolgere una qualsiasi attività lavorativa e, di conseguenza, di poter garantire un mantenimento economico all’ex moglie, costituita parte civile, e al figlio nato dalla relazione. Una linea sostenuta dal legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Stefania Valente che ha insistito proprio sul contenuto delle perizie mediche. Per i legali di parte civile che hanno assistito l’ex moglie, invece, quello di Maurizio P. sarebbe stato solo un tentativo finalizzato a violare i provvedimenti del giudice, di modo da non versare denaro necessario al mantenimento dell’ex moglie e del piccolo figlio. 

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