Dichiarato fallimento Smim, la decisione dei giudici di Milano: azienda era già in concordato

 
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Gela. E’ stata una delle aziende metalmeccaniche più importanti dell’intero territorio, con appalti anche nell’indotto di raffineria Eni. Ad inizio anno, però, è arrivata la dichiarazione di fallimento della Smim. Già da tempo, l’attività a livello locale era stata praticamente azzerata, con il licenziamento di oltre cento dipendenti, che a loro volta hanno avviato azioni legali. I giudici del tribunale di Milano, con un provvedimento emesso dalla sezione fallimentare, hanno sancito una decisione che chiude la vicenda imprenditoriale della società, in mano ad un gruppo ligure. Adesso, i creditori avranno trenta giorni per insinuarsi. La decisione dei magistrati milanesi avrà effetti anche a livello locale, dove i legali degli ex lavoratori hanno instaurato una serie di procedimenti civili. Il fallimento, successivo all’istanza di scioglimento del concordato avanzata da un gruppo di ex dipendenti, inevitabilmente stoppa le opposizioni al licenziamento collettivo, che intanto erano state avanzate.

Nel provvedimento dei giudici milanesi, è stato indicato il magistrato delegato che seguirà la procedura fallimentare. Per gli operai, si apre la rincorsa a vedersi riconoscere i diritti retributivi che richiedono.

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