“Difficoltà? Certo che ci sono”, Grisanti apre: “Nessun bavaglio e serve discorso politico più ampio”

 
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Il consigliere Pierpaolo Grisanti

Gela. Nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, ormai da settimane, la platea degli alleati “dubbiosi” si è estesa. Nessuno fa il passo decisivo, verso un eventuale addio politico agli “arcobaleno”, ma non sono mancati distinguo e dure prese di posizione. L’esponente del “Popolo della famiglia” Valeria Caci, il forzista Carlo Romano e l’indipendente Vincenzo Casciana hanno pubblicamente abbandonato il “bon ton” di maniera, spiegando che tante cose vanno ancora aggiustate, sempre che si voglia tenere salda l’alleanza. Neanche il gruppo di riferimento del sindaco è necessariamente chiuso e le perplessità filtrano pure tra i fedelissimi di Greco. “Le difficoltà? Certo che ci sono – spiega il consigliere di “Un’Altra Gela” Pierpaolo Grisanti – anzitutto, riguardano la situazione disastrosa che questa amministrazione comunale ha ereditato dal passato. Però, ritengo che ci possano essere altre ragioni. Sicuramente, la presenza di un’alleanza così ampia, almeno da un punto di vista politico, non facilita il percorso. Mettere d’accordo tante teste e tanti gruppi, che la pensano in maniera spesso diversa, non è facile. Credo, comunque, che ci sia anche qualcos’altro. Probabilmente, ci sono consiglieri che stanno pensando già ad una collocazione di partito, magari da gennaio, in attesa dell’esito del ricorso al Tar. E’ una mia valutazione, ma anche questo può incidere”. La visione politica di Grisanti non è da “duro e puro”, anzi. Ai partiti non ci pensa, ma qualche suggerimento di strategia al sindaco sembra darlo. “Personalmente, non ho intenzione di abbandonare la mia connotazione civica – continua – significa poter essere una voce libera e sono convinto che sia necessario un discorso politico ampio, che possa toccare sia la maggioranza che l’opposizione. Non ho problemi a dire che in uno schema politico di questo tipo, sono aperto a parlare con chiunque, sia di maggioranza che di opposizione. E’ un’opinione che ho sempre sostenuto. E’ necessario fare fronte comune, anche con altri esponenti. Si possono condividere punti programmatici, da sottoporre all’attenzione del sindaco. Così, si può rilanciare l’azione amministrativa”.

Grisanti fa chiaramente capire che non si sente vincolato ad ordini di scuderia, nonostante la sua appartenenza politica di maggioranza. “Sono una voce libera, perché non rispondo a nomenclature di partito. E’ un vantaggio che voglio sfruttare – dice ancora – anche in prospettiva, è una posizione politica che voglio valutare, sempre nel solco civico. Discuto giornalmente con esponenti civici e non, di tutto il consiglio comunale. In una situazione di crisi globale, che è quella della città, le distinzioni o le partigianerie non hanno motivo di esistere. Tutti dobbiamo dare priorità agli interessi della città rispetto a quelli di parte”. Il consigliere, però, non vuol apparire come quello pronto a scendere dal treno di Greco. “Non ci sono bavagli e condizionamenti – conclude – non mi sgancio dalla maggioranza, ma apro ad un discorso politico di ampio raggio”. Dai banchi del gruppo di riferimento del sindaco arrivano i primi segnali della necessità di guardasi intorno, senza necessariamente correre allo scontro, anche con l’opposizione.

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