Dighe, “Gran Sicilia”: “Lavori mai partiti e silenzio assoluto da Musumeci e Greco”

 
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Greco e il presidente Musumeci

Gela. Nessuna risposta né dalla Regione né da Palazzo di Città. Sulle dighe del territorio tutto tace e il gruppo locale di “Gran Sicilia” ritorna a sottolineare gli enormi ritardi accumulati per i lavori che dovrebbero rilanciare i bacini artificiali del territorio, ma che non sono mai partiti. “Le dighe del territorio riceveranno fondi. Così promette Musumeci, ora, in campagna elettorale. Le promesse, si sa, sono promesse e in politica non vanno mantenute. Anche perché i fatti dicono altro. Abbiamo inviato, già a dicembre, una pec all’assessore Daniela Baglieri, recentemente venuta in città per fare campagna elettorale al suo presidente e al suo partito, l’Udc. Per conoscenza, l’abbiamo inoltrata al presidente della Regione, il dispensatore di promesse colonNello Musumeci, e al sindaco Greco. Nessuno dei tre ha avuto la gentilezza di rispondere. Nell’email, come in passato comunicato, si riportavano i numeri dei finanziamenti già disponibili, secondo il sito governativo opencoesione.gov.it, dal 2018, con dettagli sui lavori da realizzare, data di inizio e ipotetica conclusione. Lo stesso sito – spiegano gli esponenti di “Gran Sicilia” – riporta con aggiornamenti periodici lo stato dei lavori e le somme spese. Per tutte le dighe indicate, quattro per l’esattezza, beneficiarie dei finanziamenti, ad oggi i lavori risultano mai iniziati. Almeno su tre di queste, i lavori dovevano già essere conclusi. Sulla diga Disueri, con un finanziamento più consistente di 20 milioni di euro, possiamo concedere l’unica momentanea assoluzione, perchè la previsione di inizio lavori è fissata a luglio. Magari, visto che siamo in campagna elettorale e la somma è appetitosa, faranno in fretta e furia un bando per l’assegnazione dei lavori”. Per “Gran Sicilia”, il silenzio è preoccupante e si è ripreso a parlare di dighe, solo per via dell’imminente campagna elettorale. I bacini artificiali locali, ormai da anni non riescono più a soddisfare le esigenze di migliaia di aziende e operatori del settore agricolo. I sicilianisti ritengono che sull’intera vicenda ci siano pesanti responsabilità politiche e istituzionali.

“Abbiamo chiesto conforto alle istituzioni regionali e comunali, ipotizzando che certamente il sito governativo si fosse sbagliato e che la Regione Siciliana fa sempre bene il proprio lavoro, chiedendo notizie che smentissero il dato ed aggiornamenti sull’utilizzo delle somme e sull’avanzamento dei lavori. Il silenzio che ne è giunto stiamo cercando di interpretarlo. Non hanno capito le richieste? Hanno avuto tutti problemi di salute? Hanno risposto all’indirizzo sbagliato? Però, adesso, a pochi mesi dalle elezioni, Musumeci porta soldi e promette lavori anche sulle dighe in Sicilia. Dove, quali e quando non lo sappiamo – continuano – ma lui è un uomo di parola e in politica, si sa, solo le parole sono importanti. Il sindaco accoglie a braccia aperte tutti i maggiordomi del colonNello Musumeci, stende tappeti rossi e ascolta i calorosi discorsi, conditi con promesse fedelmente riferite dai messi. A noi, però, non risponde mai. In tutto questo, le organizzazioni di categoria degli agricoltori ogni tanto organizzano un sit-in. Belli i sit-in, ce li ricordiamo ai tempi della scuola. Permettono la passerella, giusta per carità, ai latori di buone novelle. Però, ad oggi, i fatti non ci sono, i soldi non si sa, le promesse sì, rinnovate e rinvigorite. Questo è tutto. Che la pioggia ci aiuti”.

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