Dilagano le truffe agli anziani, pensionato derubato di 3000 euro da due abili uomini

 
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Gela. Abili truffatori hanno sottratto, in quattro episodi diversi, 9.150 euro ad ignari pensionati. L’ultimo raggiro si è verificato l’altro ieri mattina, in via Tucidide. La vittima, un ottantenne, ha prelevato in banca e consegnato 3 mila euro a due persone, quale caparra di una presunta donazione da 100 mila euro alle famiglie indigenti. In cambio avrebbe ricevuto 25 mila euro per il fastidio arrecato. Solo grazie ad una eccessiva prudenza del direttore di banca i due ladri non hanno sottratto al pensionato 10 mila euro. Dal racconto reso ai carabinieri, dove il pensionato si è recato per sporgere denuncia, l’ottantenne sarebbe stato adescato da un uomo sulla cinquantina che ha detto di essere un medico ospedaliero e, quasi contemporaneamente, da un sessantenne alla guida di una berlina scura. Quest’ultimo, dicendo di essere un cittadino Svizzero, ha finto di cercare un notaio per soddisfare la richiesta del padre deciso di volere donare 150 mila euro a famiglie in difficoltà, 50 mila euro dei quali era disposto a regalarli a chi gli consegnava almeno 10 mila euro a titolo di garanzia per recarsi da un notaio. L’ignaro pensionato, non avendo l’interno importo in tasca, si è fatto accompagnare in banca e successivamente a casa. Ha prelevato solo 3 mila euro, perché il direttore di banca ha insistito, e si è munito di una copia dei documenti personali indispensabili a riscuotere la somma pattuita. “Sono salito a casa per prendere la mia carta d’identità – spiega l’ottantenne – Al ritorno, dopo pochi minuti, i due e l’autovettura sono spariti senza che io avessi letto il numero della targa. A quel punto ho capito di essere stato truffato”. Gli altri tre episodi accertati, invece, sono accomunati dalla cessione di pietre in vetro invece di presunti diamanti. Gli autori sarebbero quasi sempre soggetti che millantano di essere marinai in cerca di contanti. 

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