Dissalatore fermo, da Palermo possibile svolta per lavoratori

 
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Gela. Uno spiraglio sembrerebbe aprirsi per i venti operatori del quinto modulo bis del dissalatore, attualmente in mobilità.

Da mesi, cercano rispose dopo il fermo dell’impianto e le incertezze dimostrate dai manager di Siciliacque che, almeno sulla carta, dovrebbero farsi carico del sistema e, di conseguenza, dei lavoratori della ex Di Vincenzo spa.
L’assessore regionale all’energia Giosuè Marino avrebbe intenzione di chiudere la partita, al massimo, entro la fine dell’estate. In sostanza, Siciliacque dovrebbe assorbire i venti lavoratori, oltre ai colleghi di Porto Empedocle, ed eventualmente trasferirli in altri siti già attivi.
I manager dell’azienda, infatti, non sembrano ancora così convinti di poter rimettere in marcia, a pieno regime, il quinto modulo bis all’interno della raffineria di contrada Piana del Signore.
Un impianto costato milioni di euro si trova davanti ad un blocco che potrebbe metterlo definitivamente fuori uso.
Adesso, le manutenzioni di base vengono effettuate da un unico operatore incaricato proprio dai dirigenti di Siciliacque.

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