Disturbi del neonato, l’Aias punta sul metodo Castagnini

 
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Nella foto da sinistra: Giuseppe Timpanaro e Mario Castagnini.

Gela. Terapia precoce già nei primi mesi di vita, applicata a casa anche dai familiari se appositamente formati. Sono questi gli aspetti che caratterizzano il metodo applicato dal dottore Mario Castagnini, autore di uno studio per la cura e la diagnosi dei disturbi dello sviluppo neuro psicomotorio del neonato e del bambino. Il neurologo e riabilitatore, che vanta mezzo secolo di attività, è stato voluto in città dai vertici del centro Aias di Borgo Manfria dove, da una settimana, tiene un corso per formare il personale del centro incaricato all’attività di cura e riabilitazione di neonati e bambini. Alle sedute teorico-pratiche hanno partecipato anche i familiari dei piccoli bisognosi di particolari attenzioni. Proprio i bambini sono stati involontari attori degli incontri tenuti dallo studioso capace di mostrare tecniche ed effetti della sua cura.
“Il nostro metodo di diagnosi e cura precoce si fonda su principi molto semplici – spiega Castagnini – che può ridurre del 50 per cento la patologia della popolazione e nel 50 per cento che rimane ridurla ancora. Basta iniziare precocemente facendo leva su principi oggettivi che permettono di capire se lo sviluppo del bambino è in difficoltà, iniziando con un lavoro di facilitazione allo sviluppo”.

L’iniziativa rientra in un più ampio percorso formativo voluto da Anna Maria Longo, presidente del locale centro Aias, che mira ad aggiornare e formare i terapisti coordinati da Giuseppe Timpanaro.
“L’Aias ha permesso agli operatori di acculturarsi e crescere – assicura Giuseppe Timpanaro – su neonati che vanno da o a 12 mesi. Questo si traduce con una riduzione della disabilità nel territorio”.
A marzo il professore Castagnini tornerà in città, ma in quella occasione si occuperà dei disturbi sull’autismo, altro annoso problema che vede impegnato anche il management dell’Asp di Caltanissetta con l’avvio di un centro diurno nei locali comunali di via Ascoli e in quelli del distretto sanitario di via Madonna del Rosario.

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