“Documento programmatico non mi assilla”, Greco: “Per Pd solo interessi elettorali”

 
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Il sindaco Greco

Gela. Il documento programmatico non sarà un problema per il rilancio amministrativo. Il sindaco Lucio Greco cerca di spegnere, sul nascere, le tante fibrillazioni che ancora ci sono nella sua maggioranza, nonostante la “nuova” giunta, in realtà confermata in toto. I civici, come ha spiegato il vicesindaco Terenziano Di Stefano, non intendono firmare patti politici, insieme ai partiti. L’assessore ha ricordato che due anni fa è stato firmato un patto civico e a quello bisognerà rifarsi, anche nella nuova fase. “Riguardo al documento che viene citato da più parti, nel tentativo di farlo apparire come il nodo principale della dialettica politica, vorrei rassicurare tutti che questo non è il problema che mi assilla. Sono, invece, preoccupato per le scelte difficili che ci attendono e che richiedono coraggio, consapevolezza e senso di responsabilità. Su questo, e solo su questo – dice – misurerò la lealtà dei miei alleati e la serietà dell’opposizione, che si deve dimostrare all’altezza del difficile compito che ci aspetta. Non mancheranno sicuramente occasioni per individuare chi, indipendentemente dalle appartenenze politiche, è davvero attento alle esigenze e ai bisogni della città”. Greco non dimentica neanche la separazione dal Pd, che comunque durante la crisi politica ha nuovamente avuto interlocuzioni con l’avvocato. I dirigenti locali non hanno accettato un ritorno attivo nella maggioranza. Per Greco, “hanno perso un’occasione”.

“E’ il Pd ad aver perso, sicuramente, l’occasione di dimostrarsi un partito impegnato a risolvere i problemi della città anzichè a privilegiare i propri interessi elettoralistici. Dimenticare, infatti, che sono stati invitati direttamente a dare un contributo alla soluzione dei problemi della città e che il sindaco, in questa fase di verifica politica, ha cercato di coinvolgerli nel tentativo di ristabilire la coalizione premiata dagli elettori, non è generoso e rende poco credibile l’analisi fatta. È questo – conclude Greco – il punto centrale attorno al quale dovrebbe ruotare tutto il dibattito politico. Non è corretto accusare il sindaco di essere politicamente isolato, quando chi è stato chiamato a collaborare con incarichi amministrativi ha preferito tirarsi fuori”. Greco va avanti con una coalizione, fatta da partiti (ora numericamente maggioranza) e civici, in un rilancio amministrativo che i suoi stanno valutando con molta attenzione, anche perché le ragioni alla base della crisi politica non sembrano del tutto superate.

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