Dodici consiglieri…la maggioranza “morale” del centrodestra: Scerra: “Centrosinistra frantumato”

 
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Salvatore Scerra, Salvatore Sammito, Vincenzo Cascino e Crocifisso Napolitano

Gela. Il flop della mozione di sfiducia sembrava averli sfiancati, all’ombra di un possibile tutti contro tutti. A meno di due mesi da quel fallimento, il centrodestra locale, anche in consiglio comunale, ha i numeri, sulla scia del successo alle regionali e in attesa di contarsi alle politiche di marzo. Tanto dipenderà dal risultato di Pino Federico, che i forzisti hanno deciso di schierare alla Camera. Per ora, si muovono all’unisono e gli eventuali problemi di coalizione li hanno messi da parte, anche nei rapporti, non sempre idilliaci, tra il gruppo di Forza Italia e quello di Musumeci. Adesso, hanno incassato altri due consiglieri comunali, Antonio Torrenti e Vincenzo Cirignotta, che issano la bandiera di “Noi con l’Italia”. “Il cappello all’alleanza – dice il consigliere Salvatore Scerra – l’abbiamo messo con l’elezione per la vicepresidenza. Abbiamo dimostrato di essere compatti e di poter attirare inattesi consensi, nonostante quanto accaduto nella vicenda della mozione di sfiducia”.

Dodici consiglieri. Proprio Scerra si è preso il posto di vice del presidente dem Alessandra Ascia, con l’aiutino di voti griffati centrosinistra. Con gli avversari che attraversano uno dei periodi politici più bui della storia recente, almeno a livello locale, quelli di centrodestra si sentono quasi una maggioranza “morale”. “Noi abbiamo una certezza – spiega ancora Scerra – dodici consiglieri comunali. Il centrosinistra? E’ frantumato. Senza consiglieri indipendenti, ancora vicini alla loro area, non avrebbero più neanche una maggioranza numerica in aula”. Il capogruppo forzista sa che la fase attuale è quasi esclusivamente a favore della corsa del centrodestra, che dopo le politiche di marzo potrebbe incassare l’appoggio di altri esponenti, magari anche in consiglio comunale. “Stiamo lavorando per vincere le politiche – conclude – ma guardiamo pure alle prossime scadenze. Non contano i nomi. Nell’alleanza di centrodestra, gli spazi ci sono e ci saranno per tutti. Ovviamente, da queste basi bisogna partire in vista delle prossime amministrative”. Se il centrosinistra non supererà la stasi della “guerra permanente”, a cominciare da un Pd che rischia l’imbarcata alle politiche di marzo, il centrodestra rischia di prendersi tutto.

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