Donegani, “per la città meglio un salva Comuni piuttosto che lo svincolo royalties”

 
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Miguel Donegani

Gela. Meglio un “salva Comuni” piuttosto che lo “sblocca royalties” varato dall’Ars. La posizione degli esponenti del laboratorio politico “Progressisti e rinnovatori” non cambia neppure dopo l’approvazione del provvedimento da parte dell’Ars. “La mia proposta fatta mesi fa e ribadita più volte da tutti noi come laboratorio “Progressisti e rinnovatori” era e rimane quella di un provvedimento “Salva Comuni” invece di un emendamento royalties, che sarà utilizzabile nel 2024. Fermo restando che le somme andrebbero utilizzate per il risanamento e lo sviluppo economico, questa è la destinazione prevista. Non risolve comunque il 2023”, dice Miguel Donegani, tra i fondatori del laboratorio. L’ex parlamentare regionale non condivide molte scelte del governo Schifani. “L’ufficio di presidenza della Regione ha approvato il bilancio di previsione 2023-2025 stabilendo un aumento Istat di 800 mila euro l’anno in più ai parlamentari, sono 500 euro netti in più al mese dal 2014 al 2023. In nove anni parliamo di milioni di euro. Lo prevede la legge? Si, lo prevede. Ma ritengo sia inopportuno in un momento nel quale i siciliani sono in difficoltà e i Comuni sono in dissesto. Altra inopportuna manovra del governo riguarda l’assessorato al turismo che finanzia con cinque milioni di euro il “Sicilia jazz” e le celebrazioni Belliniane, due milioni al jazz e 3 milioni alle celebrazioni belliniane. Rispetto all’anno precedente il doppio della spesa. Il presidente della Commissione Regionale Antimafia ha già chiesto con un’interrogazione spiegazioni in merito alla congruità per evitare un altro caso Cannes”, aggiunge.

Per Donegani, bisogna rivedere quelle voci. “Abrogare il comma che aumenta gli emolumenti ai parlamentari e riportare il finanziamento per il Jazz e le celebrazioni Belliniane a quello dell’anno precedente. Concretamente ci sono più di 3 milioni di euro da destinare a Gela con un progetto mirato che si possono utilizzare adesso per servizi e abbassare le tasse ai gelesi e ai siciliani. Non invece nel 2024”, conclude.

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