Donna abusata e costretta a prostituirsi, accuse anche all’ex compagno: due a giudizio

 
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Gela. Slitta ad aprile l’avvio del giudizio scaturito da un’indagine che ha permesso agli investigatori di ricostruire i presunti abusi subiti da una donna, che sarebbe stata costretta anche a prostituirsi, sia in città che in alcuni Comuni limitrofi. A risponderne, dopo il rinvio a giudizio, sono l’ex compagno (un operaio gelese) e un conoscente dell’uomo. Entrambi sono accusati non solo di sfruttamento della prostituzione, ma anche di abusi ai danni della donna, che dopo diversi anni decise di denunciare quanto sarebbe accaduto. Le difese dei due, sostenute dagli avvocati Davide Limoncello e Massimo Garofalo, non hanno scelto riti alternativi e davanti al collegio penale del tribunale dovranno replicare alle gravi accuse mosse dai pm della procura. La donna, già in udienza preliminare, si è costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Salerno.

Da quanto emerso, pare che gli appuntamenti a pagamento venissero organizzati attraverso annunci pubblicati su siti internet. Ad intascare le somme, secondo gli inquirenti, sarebbero stati proprio i due imputati.

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